Primo incontro del tavolo del centrodestra per iniziare a discutere sui nomi dei candidati sindaci a Campobasso e Termoli, amministrazioni guidate dal centrosinistra. Come ha affermato la coordinatrice azzurra Annaelsa Tartaglione durante la conferenza stampa di Forza Italia, “non saranno ammesse fughe in avanti, perché il centrodestra unito vince, come dimostrato dalle ultime consultazioni, sia Politiche che amministrative”.
La scelta, dunque, sarà condivisa, ma la prima fuga in avanti l’ha fatta proprio Forza Italia, che ha convocato il tavolo e ci terrebbe a scegliere il candidato sindaco, soprattutto per quel che concerne Campobasso, la città del governatore Donato Toma e dell’assessore regionale Nicola Cavaliere.
Al tavolo, riunitosi a Palazzo D’Aimmo, tutte le forze del centrodestra. Intenti d’unità a parte, occorrerà trovare un nome realmente condiviso. Alle legittime aspettative di Forza Italia, infatti, sul tavolo sono contrapposti anche i ruoli di coloro che hanno dimostrato sul campo il proprio peso specifico, ovvero l’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Niro, che alle Provinciali ha piazzato ben due consiglieri, ottenendo, seppur col sistema ponderato, quasi ventimila preferenze. Tra le altre cose, secondo le prime indiscrezioni, la lista dei Popolari per l’Italia sarebbe quella da battere, visti gli interessamenti e le persone che transitano quotidianamente in via Elena e che avrebbero già fornito un assenso alla propria candidatura.
Da non sottovalutare la corrente che fa capo all’ex governatore Michele Iorio, al Sottosegretario alla Giunta regionale, Quintino Pallante, e all’ex presidente della Provincia, Rosario De Matteis.
Anche l’UdC, al momento a Palazzo San Giorgio nella Giunta Battista con l’assessore al Bilancio Sabusco, confermerà la propria adesione al centrodestra, così come alle Regionali. La delegazione azzurra, dopo la conferenza stampa a Palazzo D’Aimmo, avrebbe fatto visita proprio alla Presidenza del Consiglio regionale per avviare i primi interlocutori incontri.
Discorso a parte merita la Lega, partito di governo a livello centrale e attaccato da Annaelsa Tartaglione durante l’incontro con la stampa.
I sondaggi danno il partito di Salvini tra i primi della coalizione con le proprie legittime aspirazioni di scelta del candidato primo cittadino. La Lega dovrà risolvere i propri problemi interni. Al tavolo sembrerebbe fose presente Mazzuto, che non avrebbe interpellato la capogruppo a Palazzo D’Aimmo della Lega, Aida Romagnuolo, legittimata dai cittadini a sedere in Consiglio regionale e, dunque, anche a dire la propria sulla scelta degli aspiranti sindaci.
Il primo nome circolato sembrerebbe essere quello dell’avvocato Fausto Parente, già sindaco a Sassinoro, suo paese d’origine e già candidato con Rialzati Molise. Parente è stato nominato vice-coordinatore di Forza Italia alla vigilia delle ultime regionali. Sul suo nome, però, sembrerebbe non tutto il tavolo sia stato d’accordo. Il centrodestra, infatti, è ben consapevole che per battere l’ondata pentastellata servirà un uomo fuori dalla politica ma, al contempo, anche un volto conosciuto.