Gigafactory, futuro sempre più incerto dopo il vertice romano. Roberti: “Pronti a fare la nostra parte”

Questa mattina a Roma si è tenuto un incontro sulla Gigafactory di Termoli, che coinvolge governo, sindacati e rappresentanti di Stellantis. L’incontro ha avuto come obiettivo discutere i piani di sviluppo dell’impianto, che sarà dedicato alla produzione di batterie elettriche, con l’intento di rafforzare la transizione verso la mobilità sostenibile. Piani di sviluppo che, però al momento non hanno tempi certi, per la realizzazione dell’impianto nella città adriatica, a causa della flessione del mercato dell’elettrico in tutta Europa. Ritardi per i quali il Governo ha deciso di ricollocare i fondi del PNRR (250 milioni su un totale di circa 600) destinati alla Gigafactory verso altri progetti che supportino comunque la transizione energetica del settore automobilistico.

Nonostante la conferma da Stellantis che la produzione di motori termici a Termoli continuerà fino al 2028-2029, non ci sono certezze sul futuro della fabbrica. I sindacati, delusi dalla mancanza di risposte definitive, hanno annunciato una mobilitazione​.

Il governatore Roberti, a margine dell’incontro al quale ha preso parte presso il Ministero, ha fatto sapere che il Ministro Urso, “avvierà un tavolo nazionale, al fine di capire, secondo lo stato attuale delle cose, su quali produzioni Stellantis intenderà proseguire la propria attività, al fine di fare fronte al possibile calo dei volumi degli attuali motori in produzione negli stabilimenti, ovviamente compreso quello di Termoli, ribadendo l’impegno a salvaguardare gli indotti dell’Automotive della stessa azienda.

“Da par nostra, – ha poi detto Roberti –  la Regione Molise, qualora dovesse essere necessario,  è pronta a fare la sua parte, mettendo a disposizione le risorse attingendo ai Fondi di Sviluppo e Coesione; tuttavia, il Ministro Urso ha assicurato che le risorse nazionali ci sono e saranno a disposizione non appena ACC presenterà il piano industriale sottoscrivendo i relativi accordi”.

 

Dura l’offensiva lanciata dalle minoranze in Consiglio regionale, con Roberto Gravina del Movimento Cinque Stelle che parla del “fallimento della filiera istituzionale tanto decantata dal centrodestra” e l‘sponente del PD, Vittorino Facciolla che fa sapere di aver interessato della questione in senatore Abruzzese e tesoriere del partito nazionale, Michele Fina, che sarà presto in Molise.

La Segretaria del sindacato UIL, Tecla Boccardo, si è invece rivolta alla politica chiedendo chiarezza e responsabilità sul futuro della Giga Factory. “Togliere le risorse e destinarle altrove sarebbe un atto di irresponsabilità. È necessario prendere decisioni chiare per la transizione energetica, che deve essere neutra e sostenibile e non gravare su lavoratori, famiglie, cittadini ed economia locale, che rischierebbero di subire pesanti conseguenze.

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