E’ arrivato il verdetto definitivo per la corsa a Palazzo San Giorgio che al primo turno conduce sullo scranno più alto Antonio Battista.
Con 15.355 preferenze valide su un totale di 30.638 il candidato del centrosinistra ha superato la soglia del 50 per cento per 35 voti.
“Abbiamo evitato la spesa in più del ballottaggio – il commento del neo primo cittadino – e il tempo che si sarebbe perso per iniziare a lavorare per la città di Campobasso. Adesso occorre solo mettersi a lavoro”.
Fino alle 21.35 nella sala consiliare la commissione presieduta dal giudice Margherita Cardona Albini ha ricontrollato i verbali delle 56 sezioni decretando, infine, la vittoria di Battista.
Tuttavia dopo lo strano caso della sezione 28 il cui presidente stremato aveva affidato il riconteggio delle schede alla commissione speciale, in queste ore sarebbe emerso un ulteriore enigma.
Sembrerebbe, infatti, che il verbale della sezione 35 recherebbe una cancellatura in riferimento ai voti assegnati al candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Roberto Gravina, scesi da 167 a 117.
Nemmeno il candidato primo cittadino, Giuseppe Saluppo, n ha escluso come il ballottaggio sia stato evitato per le schede a lui annullate, ma contestate. Si parla in questo caso di circa una trentina di voti che, nel caso di un eventuale ricorso se attribuite dalla giustizia amministrativa all’esponente de “Il Capoluogo”, potrebbero fare scendere Battista sotto la soglia della maggioranza qualificata.
Dunque, un panorama assai complicato dove da più parti si fa sempre più strada l’ipotesi dei ricorsi.