Il Presidente dell’ACEM-ANCE Molise, Danilo Martino, esprime viva preoccupazione e profondo sconcerto in merito alle delucidazioni fornite dal Presidente Toma sulla scelta di utilizzare le liquidità destinate alla ricostruzione post sisma ed ai pagamenti delle imprese per la gestione dell’emergenza in corso, in quanto il governo ha messo a disposizione somme dedicate e vincolate al contrasto Covid-19.
L’Associazione degli edili non può accettare che le risorse spettanti alle imprese siano spostate sull’emergenza, pur sicuramente importante, trattandosi di fondi che già in passato sono state assegnate e trasferite e che le imprese non hanno riscosso. Si legge in una nota.
Ad oggi – scrive l’ACEM-ANCE – risultano ancora crediti non pagati risalenti a sette anni fa e sono a rischio realmente 6.000 posti di lavoro. Le imprese sono chiamate a venir fuori da una crisi che esisteva già prima dell’emergenza coronavirus e che sicuramente accentuata da quest’ultima, non può essere attribuita in via esclusiva all’epidemia in atto. I dipendenti delle nostre imprese ed i nostri fornitori devono avere pari dignità rispetto agli altri lavoratori ed hanno diritto a percepire anch’essi le giuste spettanze, alla pari della classe politica, della classe dirigente e dei dipendenti regionali.