Un botta e risposta tra due politici dell’area matesina: il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, e il consigliere regionale Salvatore Micone, eletto tra le fila di ‘Grande Sud’ con la coalizione dell’ex Governatore Michele Iorio, fresco di nomina alla presidenza della Seconda commissione consiliare permanente di Palazzo Moffa, nonché ex “uomo” del numero uno di via Roma, ente nel quale ha ricoperto il ruolo di assessore al Centro per l’Impiego. Come noto, Micone, nel corso del Consiglio regionale di mercoledì 28 ottobre 2015, ha dichiarato il passaggio nella maggioranza di centrosinistra, “salto” che è stato ricompensato con la presidenza di commissione.
Un passaggio che ha fatto discutere, mandando su tutte le furie il capo dell’opposizione di centrodestra di Palazzo Moffa, Michele Iorio, suscitando anche l’ira di Rosario De Matteis, il quale ha attaccato duramente Micone, attraverso una nota stampa.
“Vorrei sapere, in base a quanto letto a proposito del valzer di Micone, a quale “atto di responsabilità” faccia riferimento il consigliere regionale ‘Saltatore’ Micone, riscopertosi di sinistra, dopo essere stato eletto con Grande Sud, all’opposizione, e con i voti del centrodestra nelle due circoscrizioni di Isernia e Campobasso? – si chiede De Matteis – Una scelta, quella di trasferirsi con armi e bagagli nella maggioranza di Paolo Frattura, incomprensibile ai più, resta a mio avviso totalmente irresponsabile. Credo sia stata apertamente tradita la fiducia degli elettori, e Micone, tra l’altro, sa molto bene di sedere in Consiglio regionale grazie al supporto di altri. Una decisione immagino per mero interesse personale, e giustificare tale scelta agli occhi di una opinione pubblica sempre più nauseata come ‘gesto di responsabilità forte’, mi fa sorridere e, credo, sia una palese mancanza di dignità ed etica politica”.
Micone, dopo un giorno di riflessione, ha risposto a chi lo ha duramente criticato attraverso una nota dell’ufficio stampa. “Doveroso, rispetto alle ultime vicende consiliari, un chiarimento da parte mia in ordine alla scelta di condividere, nella seconda metà di questa legislatura, una politica attiva e concreta. A mio avviso, è riduttivo, inutile ed anacronistico, in questo momento – le parole di Salvatore Micone – di forti riforme politico–istituzionali, parlare della politica come contrapposizione destra e sinistra. La situazione socio – economica ed occupazionale e con essa le varie emergenze che interessano, con l’Italia, anche la nostra piccola Regione, impone riflessioni, scelte ed iniziative diverse e più profonde. Credo che non sia più il tempo e non ci sia più tempo per le orazioni, i sermoni, i comizi ed inutili discorsi privi di ogni senso pratico. La politica, nel nostro momento storico istituzionale, deve essere invece un quid capace di accollarsi i problemi, le emergenze, le criticità di una società sofferente e lacerata. L’uomo politico a cui eravamo abituati era un uomo statico che faceva di una ideologia partitica la sua ragione di vita. Non è una maglia, o casacca che dir si voglia, che può dare il senso del giusto agire. No. Io credo invece che la nostra società abbia bisogno di persone e di uomini che per politica intendano servire la collettività in maniera fattiva e collaborativa.
Un uomo politico – prosegue la nota stampa – è soddisfatto quando mette il bene comune prima del bene per se stesso. E’ facile fare scelte facili per tutelare la propria immagine. Ma il dovere soprattutto verso le tante persone che non hanno un lavoro deve imporre anche scelte difficili e contrastate. Sin dall’inizio di questa legislatura ho cercato di svolgere un ruolo di opposizione con uno spirito di collaborazione e costruttivo dialogo, battendomi con molta caparbietà per i temi legati all’occupazione ed al mercato del lavoro quale naturale prosecuzione dell’attività svolta in qualità di Assessore al Lavoro della Provincia di Campobasso. Dopo un lungo periodo di attività propulsiva atta a rendere maggiormente efficiente ed efficace la macchina amministrativa regionale soprattutto nei temi legati al lavoro, alla scuola ed al sociale, di concerto con il Presidente Frattura, ho voluto assumere un impegno fattivo e concreto che mi vedrà impegnato sia dal punto di vista legislativo che da un punto di vista operativo e gestionale per la realizzazione concreta di politiche per l’occupazione.
Sapevo che sarei andato incontro ad attacchi politici da parte di coloro, pochi certamente, che rappresentano l’epilogo del centro destra molisano. Giudizi ed inutili rimproveri risultano fuori luogo e poco credibili se provenienti da persone che oltre a non essere super partes rispetto alle vicende in questione, hanno altresì un passato politico ed amministrativo che non consente adeguate ed idonee opinioni. La nostra Regione sta vivendo un momento critico e sento il dovere di dare una mano. Non voglio fare polemiche e continuerò a lavorare per il rilancio dell’occupazione, essendo i temi delle politiche attive propedeutici al rilancio economico dei nostri territori. Questo – conclude Micone – è lo spirito ed il senso della scelta di condividere un percorso con l’attuale Governo Regionale con l’obiettivo di realizzare un intervento ed una programmazione politica ancora più efficace e vicina ai cittadini”.