Il premier Giuseppe Conte ha ufficializzato il suo Governo bis, sostenuto da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Agli Affari Regionali va il piddino Francesco Boccia, docente Unimol e Presidente della Scuola della Pubblica Amministrazione Italiana – Centro di ricerca interdisciplinare su Governance e Public Policies dell’Università degli Studi del Molise. Boccia è il marito dell’ex Ministro all’Agricoltura, Nunzia Di Girolamo, già commissario regionale di Forza Italia Molise.
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è il deputato Riccardo Fraccaro, firmatario e promotore della legge di Riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari.
Agli Interni, Luciana Lamorgese, 66 anni, potentina, prefetto di Milano fino all’ottobre 2018. È la terza donna a guidare il Viminale, dopo Rosa Russo Iervolino e Annamaria Cancellieri.
Ai Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.
All’Economia Roberto Gualtieri, 53 anni, storico e politologo, dal 2009 europarlamentare del PD. Dal 2014 è stato nominato presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento Europeo. Professore associato di Storia contemporanea (Università La Sapienza), è vicedirettore della Fondazione Istituto Gramsci. Tra il 2001 e il 2006 è stato membro della segreteria romana dei Ds. Nel 2006 ha fatto parte della commissione di saggi nominata da Romano Prodi che ha preparato il Manifesto per la fondazione del Partito democratico. Dal 2008 è membro della Direzione nazionale del Pd.
Alle Infrastrutture va Paola De Micheli, 46 anni, già assessore al Bilancio del Comune di Piacenza dal 2007 al 2009. È stata Sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Tra il 2017 e il 2018 è stata commissaria straordinaria alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia. Dal 17 aprile 2019 è vicesegretaria del Partito democratico insieme ad Andrea Orlando.
Allo Sviluppo economico nominato Stefano Patuanelli, 45 anni, dal 2009 al 2011 presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Trieste. Capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle. Dal 2011 al 2016 consigliere comunale pentastellato a Trieste.
All’Istruzione va Lorenzo Fioramonti, attuale vice-ministro allo stesso dicastero. Tra il 1997 e il 2000 ha fatto l’assistente parlamentare (a titolo gratuito) per Antonio Di Pietro.
L’ex vice-premier Luigi Di Mario va agli Esteri e cooperazione internazionale. Capo politico del Movimento 5 stelle dal 2017, già Ministro al Lavoro.
Alfonso Bonafede confermato Ministro della Giustizia. Nato a Mazara del Vallo, ha 43 anni. Ha una laurea e un dottorato di ricerca in Giurisprudenza (Università di Siena). Dal 2006 ha lavorato come avvocato. Nel 2009 si è candidato come sindaco di Firenze per il Movimento 5 Stelle, ottenendo solo l’1,82 per cento dei voti.
All’Ambiente conferma per Sergio Costa, 60 anni, tra il 2005 e il 2008 comandate della Polizia provinciale a Napoli, dal 2014 al 2016 ricopre il posto di comandante regionale della Forestale della Campania. Ha lavorato per la Direzione nazionale antimafia, dove è stato referente investigazioni “Ecomafia”. Nel 2018 è diventato ministro dell’Ambiente per il governo gialloverde.
Al Mezzogiorno va Giuseppe Provenzano, siciliano, 38 anni, economista vicedirettore dello Svimez. Dal 2019 è membro della segreteria nazionale dem ed è responsabile alle politiche del lavoro.
Dario Franceschini torna alla Cultura e Turismo dopo l’esperienza del governo PD. Deputato dal 2001, Sottosegretario alla presidenza del Consiglio nei governi D’Alema II, Amato II. Nel governo Letta, è stato ministro per i Rapporti con il Parlamento. Nei governi Renzi e Gentiloni è stato ministro alla Cultura. E’ stato primo presidente dell’Ulivo alla Camera, vicesegretario e nel 2009 segretario Pd.
Lorenzo Guerini è il Ministro della Difesa. Presidente della Provincia di Lodi dal 1995 al 2004, sindaco di Lodi dal 2005 al 2012. Due volte eletto deputato col PD. Dal 18 luglio 2018 è presidente del Copasir. Renziano della prima ora, è stato portavoce del Pd quando l’ex sindaco di Firenze fu eletto segretario. Poi dal 2017 venne promosso vice segretario. Dopo la sconfitta di Renzi, ha fondato una corrente insieme a Luca Lotti.
Al Ministero del Lavoro va Nunzia Catalfo, agli Affari Europei Enzo Amendola, Sport e Politiche giovanili per Vincenzo Spadafora, alla Salute Roberto Speranza, all’Agricoltura Teresa Bellanova, all’nnovazione tecnologica va Paola Pisano, Pubblica Amministrazione per Fabiana Dadone, Pari opportunità e famiglia: per Elena Bonetti.