Sono le 21 di sera quando in Consiglio regionale la maggioranza di centrodestra decide di cambiare le sorti della legge elettorale regionale: lo fa con un emendamento del collegato al bilancio che ha come primo firmatario l’assessore di Forza Italia, Nicola Cavaliere.
L’emendamento passato con i soli voti del centrodestra, con l’astensione del Movimento Cinque Stelle che è uscito dall’Aula e il voto contrario del PD, alza la soglia di sbarramento per i partiti dal 3 al 5%.
“Un blitz notturno inaccettabile”, dicono i pentastellati mentre lasciano il Consiglio regionale. “Un golpe in piena regola, – tuonano la capogruppo PD, Micaela Fanelli e il collega Vittorino Facciolla – perpetrato da una maggioranza di centrodestra, e che rappresenterà la sua pietra tombale. Un boomerang che gli elettori molisani scaglieranno contro i consiglieri che così facendo, pensano di poter mettere a tacere partiti minori e movimenti civici.
Lo diciamo – proseguono – da rappresentanti di un partito che probabilmente si avvantaggerà di questa norma: oggi si è stracciata, ancora una volta, la democrazia. Oggi Toma e i suoi consiglieri hanno scritto la pagina più deprecabile e più detestabile della peggior legislatura della Regione Molise”.
E questa mattina è la stessa Fanelli a tornare sull’argomento e a lanciare l’idea di una mobilitazione contro un atto inaccettabile e totalmente antidemocratico.
“E’ indispensabile -scrive infatti la Fanelli su Facebook – una grande e partecipata mobilitazione attiva di tutte le forze democratiche molisane, che si opponga con forza a questo golpe, che faccia da argine alla deriva antidemocratica che si vorrebbe consumare nel silenzio. Piccoli partiti, associazioni, movimenti civici, cittadini, tutti i partiti della sinistra, insieme e uniti, per opporsi, democraticamente, ma con la massima intransigenza, alla volontà di silenziare e comprimere gli spazi del pluralismo e della rappresentanza politica.
È questo il momento di ritrovarsi insieme intorno ai migliori valori della nostra Costituzione, di chiamare a raccolta tutti i molisani liberi, di avviare una nuova stagione democratica e civile nella nostra regione, di portare in piazza tutta l’indignazione e la volontà di cambiare le nostre sorti e di staccare la spina a Toma e a tutti coloro che hanno scritto la pagina più deprecabile della più bassa e infima legislatura della Regione Molise.
Non limitiamoci alle parole di biasimo, non lasciamo impunita questa volontà di comprimere i nostri spazi di democrazia! Mobilitiamoci, scendiamo in piazza, opponiamoci a questo attentato e costringiamo Toma e la sua maggioranza a ripristinare la democrazia in Molise, prima – conclude Fanelli – di tornare definitivamente a casa”.