Con decreto numero 73 recante la data di oggi, martedì 31 luglio 2018, il presidente della Giunta regionale, Donato Toma, ha provveduto alla nomina dei nuovi commissari liquidatori delle soppresse comunità montane.
A Carlo Perrella, ex consigliere della Provincia di Campobasso, attuale consigliere al Comune di Bojano e figlio dell’ex assessora e consigliera regionale, Angela Fusco Perrella, è andata la nomina di Commissario Liquidatore delle Comunità Montane ‘Matese – Fortore Molisano’.
L’ambito della Comunità ‘Cigno Valle Biferno – Trigno Medio Biferno – Trigno Monte Mauro’ spetta, invece, a Giovancarmine Mancini.
Nominato, inoltre, l’avvocato Pompilio Sciulli, sindaco di Pescopennataro e presidente Anci Molise, che diventa ora anche Commissario Liquidatore delle Comunità Montane del ‘Volturno – Centro Pentria – Alto Molise – Sannio’.
Riconfermato il ruolo di Domenico Marinelli a Commissario liquidatore della ‘Comunità Montana Molise Centrale’.
Per tutti un compenso lordo di 2mila euro al mese omnicomprensivo.
Tre su quattro alle scorse regionali sono stati candidati alla carica di consigliere nella coalizione di centrodestra.
Perrella, con la lista del Movimento Nazionale per La Sovranità (che non ha raggiunto il quorum ndr), al centrodestra del governatore ha portato 1.348 preferenze, mentre la lista ha ottenuto 3.924 voti.
Stessa cosa per Giovancarmine Mancini in lizza con Fratelli d’Italia, simbolo con il quale ha ottenuto 435 voti.
Medesimo discorso anche per Pompilio Sciulli, candidato di Forza Italia che lo scorso 22 aprile conquistò 897 voti.
Ricopre, invece, da diversi anni il medesimo incarico, ora riconfermatogli, l’avvocato Domenico Marinelli.
È, invece, di ieri la determina numero 72 con la quale il governatore ha prorogato, fino al prossimo 31 dicembre 2018, l’incarico fiduciario di consigliere del presidente in campo amministrativo-gestionale al geometra ed esperto in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, Giuseppe Santone, il cui incarico di maggio scorso era in scadenza il 31 luglio. Per lui un compenso di poco più di 16mila euro, oltre a rimborsi per spese sostenute per eventuali missioni che, comunque, non potranno superare i 2mila euro.