Porta la data del 18 maggio 2022 la determina del responsabile del servizio finanziario del Comune di Molise che pignora lo stipendio a Domenico Cirelli, sindaco del piccolo Paese che porta il medesimo nome della ventesima regione d’Italia.
Si tratta di un procedimento avvenuto in forza di una sentenza del 2021 e la cui richiesta è stata depositata in Comune a marzo 2022. Così come si legge nella determina presente sull’albo pretorio, la sentenza “consente il pagamento diretto disciplinato dall’art. 156, comma 6 e art. 8, comma 3 della Legge 898/1970”.
Il primo cittadino di Molise resta, dunque, senza stipendio in funzione di una normativa sulla pignorabilità dell’indennità di carica degli amministratori locali alquanto controversa, ma che ha fatto proprio un orientamento giurisprudenziale che prevede l’indennità di funzione come qualcosa di pignorabile senza limiti.
La motivazione alla base di tale orientamento della giurisprudenza sarebbe, infatti, quello che concepisce tale indennità fra le cose dichiarate impignorabili dal codice civile (art. 514 e seg.) o da speciali disposizioni di legge. “Si tratterebbe – così come si legge nella determina – di un emolumento qualificabile quale indennizzo per carica elettiva e non lavoro dipendente o assimilato per cui si è tenuti al pegno dell’intero importo e non al riferimento del quinto”.
Non il primo caso in Italia, ma di sicuro una notizia particolarmente singolare per il piccolo paese alle porte di Campobasso, dove il primo cittadino, al suo terzo mandato, resta senza stipendio: un compenso che a netto è pari a 938,95 euro.