Il Comitato per il NO lancia la petizione per l’attuazione della Costituzione e dice due volte SÌ al referendum della Cgil

All’indomani della vittoria del No nel referendum dello scorso 4 dicembre, i comitati “Per il no per la democrazia costituzionale” e “Contro l’Italicum per la democrazia” proseguono la propria  attività e il proprio impegno per l’attuazione della Costituzione attraverso una petizione popolare e il proprio sostegno al referendum della Cgil in programma il 28 maggio prossimo.

In un incontro con la stampa i rappresentanti del comitato hanno, infatti, presentato la petizione popolare per richiedere al Parlamento l’approvazione di una legge elettorale proporzionale, nonché le ragioni del sostegno alla campagna per i due Sì nei referendum promossi dalla Cgil.

Dopo la cancellazione del ballottaggio da parte della sentenza della Corte Costituzionale dello scorso 25 gennaio, ciò per il quale oggi il comitato continua la propria battaglia riguarda due pilastri che “tendono a svilire le elezioni riducendole a una mera procedura per l’attribuzione del potere di Governo a un ristretto gruppo, attraverso il controllo del Parlamento, a scapito della rappresentanza”.

Inaccettabili sono, dunque, sia il premio di maggioranza, anche con la soglia del 40% dei voti, sia il sistema dei capilista bloccati.

“Il premio di maggioranza , comporta comunque  l’attribuzione alla lista vincitrice di oltre 90 seggi in più rispetto ai voti ricevuti, incidendo di fatto sulla volontà espressa dagli elettori e sull’effettiva composizione del Parlamento. Con i capilista bloccati, invece, i deputati sarebbero nominati di fatto dai capi dei partiti senza che gli elettori possano concorrere in alcun modo alla scelta dei propri rappresentanti”, ha spiegato il portavoce del comitato Michele Barone

Con la petizione, che è possibile firmare sia sul modulo cartaceo che su quello online, quello che il Comitato chiede è il ripristino della rappresentanza, che seppur con modelli diversi, permetta di garantire l’elezione proporzionale sulla base dei voti di lista. Dunque, nessun premio maggioritario e ferma rinuncia ai capilista bloccati e a candidature multiple.

Il Comitato per il No sostiene inoltre anche la campagna per i due Sì nei referendum promossi dalla Cgil. Ovvero il primo relativo all’abrogazione dei voucher, il secondo per la responsabilità solidale negli appalti.

“Si tratta di scelte importanti che andranno a influire direttamente sulla vita dei cittadini e di una battaglia sui diritti fondamentali del lavoro”, le parole di Paolo De Socio della Cgil che ha annunciato un ampia fase di mobilitazione in vista del referendum del prossimo 28 maggio.

“Siamo ben felici, visto che abbiamo a disposizione lo strumento del referendum, di utilizzarlo con tutte le forze che una società semplice, corretta e combattiva deve esprimere e a noi non mancano queste risorse”. Sono state poi le parole dell’esponente del comitato “Lab-L’isola che c’è” di Campobasso, Michele Durante. “Se negli ultimi tre anni, a livello legislativo – ha aggiunto – si fosse agito negli interessi della nostra società e non a garanzia degli interessi di una parte, quella più forte, probabilmente non ci troveremo a celebrare un referendum all’anno. Ma ci saremo anche questa volta con tutte le nostre forze – ha concluso Durante – per sostenere le ragioni dei più deboli”.    

 

 

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