Trentasette scuolabus grandi, diciotto piccoli, quarantuno bobcat e tredici autovetture per disabili, per una spesa pari a quattro milioni e settecento mila euro di fondi comunitari, utilizzando quasi completamente i fondi della programmazione europea 2007/2013 e attingendo cinquecentomila euro dalla nuova 2014/2020. Rivoluzionata, dunque, la mobilità per gli studenti in cinquantuno centri della regione.
La consegna formale sarà effettuata il 21 novembre nella sede della Protezione Civile a Campochiaro, in una manifestazione che vedrà partecipare i vertici della Regione Molise, i sindaci dei Comuni coinvolti e alcuni studenti che, quotidianamente, usufruiscono del servizio di mobilità per raggiungere la scuola.
Ad avere in dotazione uno scuolabus da trentadue posti (più due) sono: Agnone, Baranello, Bojano, Campodipietra, Campolieto, Campomarino, Cantalupo nel Sannio, Cercepiccola, Cerro al Volturno, Fornelli, Fossalto, Frosolone, Guglionesi, Larino, Macchiagodena, Matrice, Montemitro, Monteroduni, Pesche, Petacciato, Pietracatella, Portocannone, Ripalimosani, Roccetta al Volturno, San Felice del Molise, San Giovanni in Galdo, San Giuliano del Sannio, San Martino in Pensilis, San Polo Matese, Santa Croce di Magliano, Santa Maria del Molise, Sant’Agapito, Tavenna, Termoli, Trivento, Venafro e Vinchiaturo.
Avranno uno scuolabus da venti posti (più due): Carovilli, Castel del Giudice, Civitacampomarano, Forlì del Sannio, Guardialfiera, Macchia d’Isernia, Mafalda, Mirabello Sannitico, Montaquila, Poggio Sannita, Rionero Sannitico, Roccavivara, Rotello, San Giacomo degli Schiavoni, Sessano del Molise, Torella del Sannio, Toro, Ururi.
“L’idea – ha ricordato l’assessore Vittorino Facciolla – di reperire fondi da utilizzare per l’acquisto degli scuolabus ci è stata data dal sindaco di San Felice del Molise, Corrado Zara, che venne nel mio ufficio, portandomi l’esempio di un centro abruzzese. Da lì la nostra ricerca su come poter dotare i Comuni di scuolabus moderni, rispetto a quelli vetusti già in dotazione, e un anno fa partì tutto l’iter, che ci ha portato oggi a presentare questo esempio di sviluppo per i nostri centri”.
“Non ci sono state disparità di trattamento – le parole del governatore Paolo di Laura Frattura – perché il bando aveva criteri oggettivi. I Comuni, che hanno ottenuto il finanziamento per l’acquisto dello scuolabus, avevano i requisiti richiesti. È stata fatta, inoltre, anche una differenziazione tra mezzi più grandi e quelli più piccoli, al fine di razionalizzare il sistema dei trasporti, a seconda dell’effettiva capacità da far muovere gli studenti. Questo sarà il criterio anche per il sistema di trasporto pubblico complessivo. È impensabile che ancora oggi ci siano sulle strade molisane autobus che trasportano due o tre passeggeri”.
“Il primo obiettivo – le affermazioni di Frattura – è stato quello di dare competitività ai centri rurali, facilitando gli spostamenti e migliorando i servizi. Ai fini didattici, è meglio che gli studenti si spostino da una cittadina all’altra, stando in classe con i coetanei, e non restare nel proprio centro e fare lezione in multi classi”.