GIUSEPPE FORMATO
Il governo Conte sta subendo la seconda crisi dal giugno 2018. L’attuale premier, dopo aver virato sul PD a seguito della rottura dell’accordo con la Lega e con l’ex vice-premier Matteo Salvini, sta lavorando per cercare di continuare la sua avventura alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nelle ultime ore, il leader di Italia Viva, l’ex premier Renzi, ha dichiarato come il suo movimento, attualmente in maggioranza, potrebbe passare tra i banchi dell’opposizione qualora la stampella al Governo Renzi sarà data da Forza Italia.
Conte, da par sua, già dal mese di dicembre 2020, starebbe lavorando a un suo partito, probabilmente per il suo futuro in politica. Un po’ come hanno fatto, dopo le rispettive esperienze a capo di Palazzo Chigi, Monti e Renzi.
Il progetto si chiama Italia23 e potrebbe rappresentare la lista di Giuseppe Conte, che in questa legislatura è soltanto Presidente del Consiglio dei Ministri. Non ha un seggio né alla Camera né al Senato.
L’11 dicembre 2020 è nata l’associazione Italia23, promossa dal senatore Raffaele Fantetti del Maie (il Movimento associativo italiani all’estero).
Italia23 per un nuovo slancio all’Italia, che ha già un sito internet, “nasce come un gruppo di esperti della società civile impegnato nell’analisi e nella soluzione di problemi complessi, specie in campo politico-economico. Ci siamo dati tre anni di tempo per disegnare e proporre, settore per settore, l’Italia che vorremmo nel 2023”.
Nel sito internet è presente anche una sezione ‘Gruppo parlamentare’, a cui potrebbero aderire diversi deputati e senatori.
Tra i nomi associati a Italia23 ci sarebbe anche quello del senatore molisano Luigi Di Marzio, eletto tra le fila del Movimento 5 Stelle, prima di passare al Gruppo Misto. Un’esperienza, quella dell’ex Direttore Sanitario dell’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso, che non sembra lasciare traccia per i molisani, in migliaia, che il 4 marzo 2018 lo elessero a Palazzo Madama. Lui che era solito fare battaglie, dal 2018 è praticamente scomparso dalla vita e dal dibattito politico regionale. Da medico e già Direttore Sanitario del ‘Cardarelli’, tutti si sarebbero aspettati una lotta in prima linea nell’ultimo difficile anno, caratterizzato dalla pandemia.
Ma, purtroppo, tra le negative conseguenze dell’attuale legge elettorale è proprio questa: favorire perfetti sconosciuti della politica, a danno di chi è abituato a vivere a contatto tra le persone. E questa lontananza con i cittadini, poi, si riflette sul percorso istituzionale.
Sarebbero proprio i deputati e i senatori vicini all’associazione Italia23 a poter salvare il premier Giuseppe Conte dalla crisi aperta da Matteo Renzi.