Attendono le spettanze del mese di ottobre e senza una soluzione che offra un rimedio, almeno nel breve tempo, il rischio è quello di trascorrere un Natale davvero amaro. Questa mattina, 4 dicembre, le lavoratrici della Splendor, la società che si occupa del servizio di pulizie in tutte le sedi della Regione Molise, hanno fatto sentire la loro voce dinanzi Palazzo D’Aimmo,
Proprio nei pressi degli uffici in cui, durante la settimana, si recano per svolgere le pulizie, hanno espresso la loro preoccupazione in merito a una vicenda che va avanti ormai da troppo tempo.
“Ogni due o tre mesi il problema si ripresenta”, spiega, infatti, il segretario Filcams Cgil, Daniele Capuano, dinanzi ai cancelli di via IV Novembre, insieme a una delegazione di lavoratrici e a Paquale Guarracino, segretario regionale della UilTucs.
Da 18 mesi l’azienda, non ricevendo il dovuto dalla Regione, sta infatti anticipando gli stipendi.
Con un rischio fallimento che pesa come una spada di Damocle sulla testa delle maestranze, l’azienda, in un vertice in Prefettura, ha fatto sapere di non riuscire più a pagare le spettanze. Almeno fino a quando la Regione non garantirà una copertura economica.
“L’ultimo versamento da parte dell’ente – prosegue Capuano – risale al mese di maggio scorso, ma si tratta comunque di denaro che andava a coprire l’annualità del 2016”.
E la situazione per le donne e mamme che ogni giorno si occupano di tenere pulite le stanze dei bottoni è divenuta insostenibile.
Lavorano due o al massimo quattro ore a settimana per stipendi che non superano le poche centinaia di euro, ma che comunque permettono di andare avanti.
“Senza una variazione di bilancio che garantisca una copertura finanziaria alla ditta, il rischio è che gli stipendi arrivino nei primi mesi del 2019. Nessuno potrà permettersi di arrivare a quella data, anche perché parliamo davvero di spiccioli per la sopravvivenza e, molte di loro non hanno più nemmeno i soldi per l’autobus”, rimarca ancora il sindacalista che poco prima, insieme alle lavoratrici, ha interessato l’assessore regionale Luigi Mazzuto, dal quale si attendono ora risposte e rimedi.