Da domani, 1° dicembre, la sala operativa della Protezione Civile di Campochiaro sarebbe rimasta scoperta a causa della scadenza dei rapporti di lavoro dei “soggetti preposti all’esercizio delle funzioni di allerta meteo e monitoraggio dei fenomeni calamitosi potenzialmente impattanti sull’incolumità della popolazione, oltre che di gestione delle situazioni di emergenza e criticità riconducibili a genesi diverse”.
A poche ore dalla scadenza dei contratti del lavoratori a tempo determinato è arrivata la soluzione tampone dal vertice della Giunta regionale.
Il presidente Toma, così come aveva annunciato nel corso dell’ultimo Consiglio regionale, ha dato impulso per far sì che la competente struttura regionale scongiurasse il rischio del mancato presidio della Sala operativa della Protezione civile regionale. In poche parole contratti rinnovati per gli operatori di Campochiaro.
“Un’operazione straordinaria resa necessaria – il commento del governatore Toma – nelle more del completamento delle già programmate procedure selettive, finalizzate a reperire, attraverso pubblico concorso, le necessarie professionalità altamente specializzate nella materia per strutturare stabilmente l’organizzazione della fondamentale funzione di presidio del territorio. Tra l’altro, – ha poi concluso il presidente – sarà possibile gestire, con la massima efficacia, anche l’intervento cooperativo della Regione Molise in aiuto della popolazione albanese di Durazzo, colpita dalla recente sequenza sismica”.
Procedure selettive per le quali ci sono però già i primi ricorsi, avanzati da alcuni precari della Regione.
Insomma, il tempo della stabilizzazione di molti non sembra poi così vicino.