Caregivers familiari, interrogazione della deputata Lancellotta al Ministro Locatelli

L’Onorevole Elisabetta Lancellotta ha interrogato, alla Camera dei Deputati, il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, per sapere quali iniziative, anche di carattere normativo, il Governo intenda assumere al fine di disegnare una società più inclusiva, capace di dedicare ai caregiver interventi specifici utili a sostenere l’importante impegno di cura quotidiana che svolgono.

“Seppur non ci siano dati ufficiali, si stima che sarebbero più di 8 milioni le persone che si occupano di familiari malati, disabili o anziani, i cosiddetti caregivers familiari – ha esordito la deputata molisana di Fratelli d’Italia (tra i firmatari dell’interrogazione anche il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti) – In Italia, la figura dei caregivers familiari non è  riconosciuta dal punto di vista giuridico e normativo, nonostante i tanti sacrifici per poter assolvere al proprio ruolo, che richiede un carico assistenziale e di affiancamento costante, in molti casi incompatibili con un’occupazione lavorativa tanto che, troppo spesso, queste persone sono costrette rinunciare alle proprie attività lavorative per dedicarsi all’assistenza dei propri cari”.

“Premesso che, nell’ottobre 2023, è stato istituito il ‘Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari’ – ha sostenuto l’Onorevole Lancellottaho chiesto al Ministro delucidazioni sugli interventi su cui si sta lavorando per il riconoscimento giuridico di chi assiste malati, persone con disabilità o anziani”.

“L’obiettivo è non lasciare mai soli chi ha cura dei familiari bisognosi di assistenza e il Governo Meloni ha dimostrato, sin dal primo giorno di questa legislatura, grande attenzione verso le fasce più deboli della popolazione”, ha concluso la deputata di Fratelli d’Italia.

“L’Italia è il fanalino di coda in Europa per il riconoscimento della figura del caregiver familiare, ma il tavolo tecnico, insediato il 17 gennaio 2024, sta lavorando con costanza e celerità, partendo da quanto fatto sinora, nell’ottica del confronto per arrivare a una soluzione che possa soddisfare tutti. Il tavolo avrà sei mesi di tempo per concludere il lavoro ed anche il Parlamento sarà chiamato a fare la sua parte,  in un lavoro di squadra nel quale ognuno darà il proprio contributo per trovare le soluzioni più opportune e fornire le risposte da troppo tempo attese”.

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