L’appello per la Festa delle Idee dei Giovani Democratici ai giovani molisani è stato accolto nel migliore dei modi: con una partecipazione al di sopra delle aspettative. Tanto entusiasmo e soprattutto tante proposte arrivate da ragazze e ragazzi di tutta la regione.
Non solo da Campobasso, ma anche da Isernia, Termoli e Basso Molise, dall’area del Matese, dell’Alto Molise, del Volturno, del Fortore e del Molise centrale, da numerosi centri e da tanti piccoli Comuni: i giovani che si sono confrontati ieri sera nel capoluogo hanno portato le istanze dei diversi territori di un Molise che vuole tornare a immaginare e a costruire il proprio futuro. E vuole farlo attraverso l’attivismo politico di una nuova generazione che ieri sera, da un gazebo del bar Centrale letteralmente gremito, ha lanciato messaggi importanti toccando numerosi temi: dalla sanità, allo spopolamento, ai fondi del PNRR, all’innovazione nel settore socio sanitario o in quello agricolo, passando per gli investimenti necessari nel comparto della cultura. Solo per citarne alcuni.
Un confronto schietto, libero, aperto, senza condizionamenti, per ripartire dalla partecipazione spontanea dei giovani, moderato dal giornalista Ettore Maria Colombo che, con la sua proverbiale irriverenza ha dato ritmo ai numerosi interventi di cui si è detto particolarmente colpito. “Sono andato via dal Molise perché pensavo fosse una terra perduta, ma negli anni me ne sono pentito. Resto ancora convinto che questa regione vada cambiata, ma per farlo serve un nuovo approccio, una nuova cultura e tanta voglia di farlo”: il messaggio lanciato da Colombo ai ragazzi. A impreziosire la serata anche numerose sfaccettature del Molise – tutte all’insegna dell’ironia – magistralmente interpretate dal poliedrico Enzo Luongo, storico cronista e volto televisivo della nostra regione.
Una serata ricca di spunti e riflessioni con pochissimi “volti noti” della politica ma tanti ragazzi e ragazze che hanno voluto dire la loro. Un momento in cui è stato particolarmente chiaro come per immaginare e costruire un futuro per il Molise, i giovani vogliono esserci e dare inizio a un progetto con una precisa visione di sviluppo. Vogliono investire competenze ed energie per mettere a sistema una piattaforma programmatica da sottoporre al centrosinistra in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Una piattaforma che sarà gestita da un gruppo di lavoro che promuoverà la partecipazione attiva anche attraverso i social e che raccoglierà tutte le proposte avanzate con l’obiettivo di stilare un programma di idee da sottoporre all’attenzione del campo progressista. Le idee dei giovani per i giovani, troppo spesso solo evocati ma mai a pieno valorizzati dalla politica, in modo particolare nelle scelte e nelle azioni politiche che affrontano temi come quelli emersi ieri sera: il diritto alla salute, la sanità pubblica, il sociale, la cura della persona a partire dall’aspetto psicologico, le borse di studio, il lavoro, la lotta al precariato, i trasporti, lo sviluppo del territorio, gli investimenti infrastrutturali, la tutela dell’ambiente, l’integrazione, i diritti sociali o la promozione culturale.
Dunque, una sorta di edizione zero di una Festa delle Idee che proseguirà nel tempo e che toccherà altri centri molisani. Con entusiasmo ed energia, come quelli che ci sono stati nelle parole del segretario dei Giovani Dem, Alfredo Marini, dinanzi a un’affollata platea: “Dopo anni torniamo finalmente a vedere giovani che si riuniscono, che sanno interpretare il senso della parola comunità, che portano le loro esperienze e che credono che dalla contaminazione possano nascere le idee migliori”. Da Marini anche un grazie sentito a Micaela Fanelli, capogruppo dem in Consiglio regionale e unica tra i senior del partito che a ottobre ha lanciato un appello per la partecipazione attiva dei giovani del Molise. “Lo abbiamo voluto accogliere e fare nostro ed è da questo che è nata la Festa delle Idee e questa bellissima serata”, ha detto Marini.
Dunque un incontro, quello di ieri sera, in cui i protagonisti sono stati appunto i giovani, i loro contributi, le loro esperienze, i loro bisogni, la loro voglia di immaginare una regione diversa: con l’impegno, ma soprattutto con la consapevolezza che un Molise diverso è davvero possibile. Lo hanno raccontato bene le parole della giovanissima laureanda e appassionata di politica Giada Reale, quelle di Giuseppe Iglieri, docente universitario, di Benedetta De Lisi, vice segr.GD Molise e componente Commissione regionale Pari Opportunità, di Andrea Vertolo, segretario Federazione PD del Medio Molise, del sindaco di Salcito Giovanni Galli, del giovane geriatra Francesco Di Tommaso o del giovane immigrato Abub Lamin che ha raccontato la sua storia di integrazione e di una rappresentante dell’associazione di utenti psichiatrici nata per combattere lo stigma troppo spesso associato alla malattia mentale. Così come gli interventi di Alessia Franceschelli delle Acli del Molise, quello di Alberto Mastrangelo della Fbassociati advocacy and Lobbing, di Chiara Iosue presidente Legacoop Molise e più giovane presidente Legacoop d’Italia, degli imprenditori agricoli Gabriele Maglieri e Michelangelo Fanelli, della psicologa Ilaria Zeoli, di Adolfo Colagiovanni direttore Gal Molise, di Marco Colecchia, segretario cittadino GD Termoli, della logopedista Martina Fatica, di Antonio Domenichelli membro della segreteria regionale GD Molise e di Antonio Tomassone, sindaco di Pietracatella.
Interventi appassionati che hanno parlato delle difficoltà di questa terra, ma che sono stati anche interpreti di esperienze positive e di numerosi spunti da cui partire per un Molise da cui non dover più andare via.
“In un simile momento, con un governo nazionale più a destra della storia e con un governo regionale più disastroso che mai, questa serata restituisce speranza”, sono state poi le parole della capogruppo dem in Consiglio regionale, Micaela Fanelli, a cui sono state affidate le conclusioni dell’incontro. “Sono fermamente convinta che senza di voi, senza i giovani, senza sincerità, senza la voglia di esserci, di mettere in comune le idee sia impossibile costruire qualcosa. Credo davvero che questa serata così bella, così densa di significato rappresenti il segnale che aspettavamo per guardare con più ottimismo e fiducia al futuro del Molise su cui – ha concluso – siamo chiamati a lavorare tutti insieme”.