GIUSEPPE FORMATO
Il Prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna, ha incontrato nel pomeriggio di martedì 7 ottobre i sindaci dei centri matesini, il presidente della Provincia, Rosario De Matteis, oltre ai legali chiamati a difendere i Comuni e le associazioni che si stanno opponendo ai lavori, Pino Ruta, Margherita Zezza e Massimo Romano.
Presenti al vertice tutti i diversi attori dell’annosa questione, che sta vedendo l’installazione di una centrale a biomasse a Campochiaro. Seduti al tavolo il Presidente della Giunta regionale del Molise, Paolo di Laura Frattura, ancora visibilmente provato per i problemi di salute delle scorse settimane; l’assessore all’Agricoltura e all’Ambiente, Vittorino Facciolla; e il direttore generale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa) del Molise, Quintino Pallante; oltre all’ingegnere Luca Di Domenico, uomo di riferimento della società Civitas, che non ha escluso un’azione di risarcimento danni alla Regione Molise, qualora i lavori dovessero essere bloccati per sempre.
Innanzitutto, sono giunte rassicurazioni ai manifestanti, perché gli operai non torneranno sul cantiere almeno fino a martedì prossimo, 14 ottobre 2014. Il Governatore Frattura, in questa settimana, dovrà decidere se firmare il decreto di sospensione dei lavori in autotutela, così come era stato richiesto all’unanimità dal Consiglio regionale del Molise. Un atto, comunque, temporaneo.
Il passo successivo sarà quello di attendere una risposta dal Tribunale Amministrativo Regionale del Molise, organo di giustizia amministrativa al quale si sono rivolti ben dieci sindaci dei Comuni coinvolti dal possibile deturpamento paesaggistico e ambientale della centrale, oppure aspettare la Conferenza dei Servizi e sperare che possa esserci un cavillo burocratico, tale da poter bloccare i permessi.
La protesta, intanto, a Campochiaro prosegue: sono sempre di più i cittadini che giorno e notte presidiano il cantiere. In tanti (foto nella gallery) sono rimasti anche nell’ultima notte, poche ore dopo il summit in Prefettura, a ‘controllare e difendere” il territorio, sempre molto pacificamente. Con molta probabilità, il presidio terminerà soltanto quando sarà posta la parola fine a questa annosa questione, con la chiusura del cantiere e, soprattutto, con la certezza che nemmeno quello di San Polo Matese veda mai la luce.
La fotogallery del vertice in Prefettura (foto Fabio Del Balso, in caso di riproduzione citare la fonte)