I presidenti di Abruzzo e Molise, Luciano D’Alfonso e Paolo Frattura, hanno raccolto l’invito della Diocesi di Trivento, presente il Comuni di entrambe le regioni, promuovendo un incontro nel paese molisano, durante il quale è stato siglato un documento comune di impegni. Messe nero su bianco ci sono le politiche per le aree interne.
“Si tratta di aree a importante densità demografica – ha detto il numero uno del vicino Abruzzo – che con progetti e iniziative, possono diventare maggiormente attrattive”. Per D’Alfonso importante spingere su alcuni aspetti fondamentali come la viabilità, la messa in sicurezza dalle frane, la formazione dei giovani e in modo particolare il turismo.
Un pensiero, quello di D’Alfonso, condiviso anche dal numero uno di via Genova, Paolo Di Laura Frattura che però ha voluto porre l’accento comunque sull’autonomia di ciascuna regione. “Condividiamo – ha detto il presidente del Molise – obiettivi comuni, pur nel rispetto dell’autonomia di ognuno”.
Durante l’incontro i due governatori, insieme alle rispettive giunte regionali hanno siglato un documento sul tema dello spopolamento con il quale “assumono la sollecitazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del 31 luglio 2015” e si impegnano “a sviluppare in un’ottica di cooperazione istituzionale la definizione di linee di intervento su una serie di argomenti”.
Questi i punti del documento: “tutela dei diritti universali di cittadinanza e salvaguardia delle comunità locali delle aree interne così come individuato dal documento della Diocesi di Trivento a partire dalla scuola, dalla sanità, dall’assistenza sociale e dal trasporto pubblico; promozione di azioni tese a favorire il potenziamento delle infrastrutture materiali e immateriali, quali la viabilità, la connessione veloce, l’utilizzo dell’acqua e gli incentivi a sostegno delle produzioni agricole di qualità, dell’artigianato, del turismo e del territorio; ad intraprendere iniziative congiunte a livello nazionale su forme di agevolazioni fiscali su politiche attive del lavoro potenziate e peculiari e sulla salvaguardia dei presidi dello Stato in tema di sicurezza dei cittadini”.
I presidenti si impegnano inoltre “affinché sui rispettivi territori sia pienamente affermata la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali da assicurare a tutti, perseguendo un modello di collaborazione istituzionale improntato a valorizzare le potenzialità locali attraverso un dialogo permanente con le comunità e con il partenariato economico e sociale, all’insegna del principio di sussidiarietà verticale e orizzontale, prendendo spunto da valori e idealità riportati anche nell’Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII”.