Appaltati centocinquanta milioni di euro di lavori per la viabilità e il sistema idrico. Entro il 2018 complete 236 opere sul territorio molisano

Il presidente Frattura e l’assessore Nagni

GIUSEPPE FORMATO

Centocinquanta milioni di euro appaltati con le gare provvisorie, le cui opere, entro il 31 dicembre 2018, dovranno essere a completa disposizione dei cittadini molisani.

Il governatore Paolo di Laura Frattura e l’assessore Pierpaolo Nagni hanno presentato a Palazzo Vitale il piano di interventi che riguarderà il territorio molisano, con l’inizio dei lavori in programma nel volgere di qualche mese.

“Diamo seguito a una serie di conferenze – ha esordito l’assessore Nagni – con le quali abbiamo già presentato i lavori che si sarebbero dovuti appaltare e che sono stati assegnati con l’aggiudicazione provvisoria, che di fatto ha avviato l’iter che condurrà, tra qualche settimana, all’inizio effettivo dei lavori. Ci troviamo di fronte a un traguardo importante, ma che è stato raggiunto, seppur con tutte le difficoltà del caso. Basti pensare che l’aggiudicazione dei lavori è avvenuta contemporaneamente all’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti”.

“Si tratta – ha proseguito Nagni di lavori inerenti la viabilità e il servizio idrico. Tra le opere che mi piace ricordare, che si attendevano da decenni, ci sono: il sottopasso di Bojano, il bivio di Campomarino per accedere al Lido, una strada pericolosissima, l’intervento da diciotto milioni di euro per la Tangenziale Nord di Campobasso, che chiuderà il percorso di viabilità esterna al capoluogo, la messa in sicurezza dell’uscita della Tangenziale Est di Campobasso nei pressi di Piazza Molise, lo svincolo di Cerro al Volturno che si congiungerà con la fondovalle, il collegamento tra il paese e la zona mare di Petacciato, interessata da un alto rischio idrogeologico, i lavori sulla Fresilia, l’ammodernamento della linea ferroviaria Campobasso-Bojano e uno studio per emulare lo stesso discorso verso Isernia, il collegamento per Rionero Sannitico sulla Statale 17 Isernia – Castel di Sangro, il tunnel a Termoli, la galleria di Belmonte nel Sannio”.

“Alcuni di questi interventi – ha concluso l’assessore regionale ai Lavori Pubblici erano già stati programmati dall’amministrazione precedente. Alcuni li abbiamo riproposti, altri, sempre di concerto con gli amministratori dei Comuni coinvolti, li abbiamo modificati, a seconda delle nuove esigenze della popolazione ivi residente. Entro due anni e mezzo, dunque, si concluderà questa rivoluzione sulla viabilità e al sistema idrico di qualità”.

“Sono stati tre anni di sacrifici – le parole di un soddisfatto Frattura – ma ora possiamo dire che il Molise riparte. Entro il 31 dicembre 2018 chiuderemo ben 236 opere, che rivoluzioneranno il territorio molisano, riattivando anche, in un settore colpito duramente dalla crisi, il mercato del lavoro. L’ufficio regionale competente ha lavorato molto negli ultimi mesi e per questo ringrazio l’ingegner Mastronardi, il cui innesto ha dato uno slancio in più alla struttura. Ripartiamo da queste opere, provando a dare uno slancio al Molise, abbattendo il clima di rassegnazione degli ultimi anni”.

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