Si è tenuto oggi, martedì 22 settembre, nella sala consiliare di Palazzo Magno l’incontro annuale di coordinamento dei progetti Sprar, ovvero del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati della Regione Molise. Attraverso i molteplici progetti locali della rete Sprar, infatti, sono garantiti interventi di accoglienza integrata che vanno al di là della semplice distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. L’iniziativa odierna, organizzata dal Servizio Centrale dello Sprar del Ministero dell’Interno, è stata utile per dare continuità al percorso di confronto e condivisione, iniziato nel 2014, e per consolidare la preziosa attività di rete che gli enti stanno promuovendo e realizzando sul territorio locale.
Presenti all’evento tutti i rappresentanti degli enti locali titolari di tali progetti, tra cui la Provincia di Campobasso, numerosi Comuni, associazioni e cooperative in qualità di enti gestori.
“In questi anni il Servizio Centrale – ha dichiarato la responsabile Sprar Donatella Terni – ha garantito l’attivazione di oltre 830 progetti in tutta Italia, non solo come accoglienza dei richiedenti asilo o rifugiati, ma anche a tutela dei minori. Solo in Molise sono ne sono stati avviati 13. L’obiettivo è quello di creare in tutta la Penisola dei centri di coordinamento territoriali, così come fatto fin’ora solo nella Provincia di Cosenza. Anche il Molise dovrebbe dotarsi di un nucleo di pianificazione e coordinamento unico di tutti i progetti di accoglienza. L’unico vincolo per la sua attivazione è l’obbligo di adesione di tutti gli enti locali presenti nel territorio provinciale o regionale. Inoltre – ha proseguito la Terni – risulta importante prevedere una formazione continua per gli ospiti presenti nei centri. Offrire la possibilità ad un rifugiato, soprattutto ad un giovane, di poter imparare un lavoro è importante per la sua crescita professionale, ovunque egli possa andare successivamente in Europa o far ritorno al proprio Paese d’origine”.
Bisogna però tener presente, così come è emerso nell’incontro, che non mancano le criticità nella gestione dei centri, a cui è necessario prestare la massima attenzione. Gestire un progetto Sprar vuol dire accogliere, infatti, anche persone disabili o con problemi di salute, minori non accompagnati, vittime di tortura, donne sole in stato di gravidanza.
“Ecco perchè è importante – ha poi concluso la Terni – garantire la massima informazione presso i territori e comunità locali che accolgono i rifugiati, far conoscere e sensibilizzare i cittadini sulla realtà del diritto di asilo e della condizione di richiedenti e titolari di protezione internazionale, così come accade ogni 20 giugno in occasione della Giornata mondiale del rifugiato”.
Intanto il prossimo appuntamento sul tema è in programma a Campobasso il prossimo 20 ottobre in occasione del convegno ‘Sprar: un modello di integrazione vincente, organizzato dalla Provincia.
pier.tan