Il primo discorso della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sullo stato dell’UE è stato caratterizzato dalla definizione di obiettivi strategici per il futuro dell’UE in uno scenario internazionale e dall’impegno della stessa UE, affinché diventi il motore della ripresa sostenibile e trasformativa assumendo un ruolo guida a livello economico, ambientale e geopolitico.
Dalla fragilità e incertezza da cui gli europei vogliono uscire per guardare avanti, si è passati ad una un’unione della sanità, ai salari minimi, all’agenda climatica, al digitale, ai migranti e al sistema di Dublino, fino ai diritti Lgbtqi alle relazioni internazionali e alla Brexit.
Diversi i temi toccati dalla Presidente von der Leyen dinanzi al Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria.
Una common viewing del discorso è stata ampiamente promossa dalla Provincia di Campobasso e da Europe Direct Molise con una ampia campagna sui propri canali di comunicazione social e tradizionali, a cui si è aggiunto un evento online, al termine del discorso della Presidente Ursula von der Leyen.
L’evento ha consentito ai partecipanti di condividere e discutere tutti i temi affrontati nel discorso e a Europe Direct Molise di fornire feedback da inviare alla Commissione Europea. “Ci attende un futuro di leadership mondiale dal punto di economico, ambientale e geopolitico? Ognuno faccia la sua parte e il Molise è pronto per offrire il proprio contributo”, questo è emerso con chiarezza durante il dibattito promosso da Europe Direct Molise.
Il discorso di Ursula von der Leyen è durato ben 77 minuti, uno dei più lunghi se non il più lungo tra quelli pronunciati sinora, con cui la Presidente ha incoraggiato e provato a restituire fiducia ai cittadini europei alle prese con il Covid-19, argomento rispetto al quale Ursula von der Leyen ha sottolineato come “occorra trarre insegnamenti da questa esperienza con l’obiettivo di costruire una Unione Europea della Salute più forte, con un programma EU4Health adeguato alle esigenze future e debitamente finanziato e un’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e con un Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) rafforzati”.
La Presidente della Commissione Europea si è impegnata a istituire “una BARDA (un’agenzia biomedica di ricerca e sviluppo avanzati) europea per potenziare la capacità di risposta dell’Europa alle minacce transfrontaliere”.
Un discorso ambizioso che ha delineato le direttrici per una Unione europea al fianco dei suoi cittadini, che non intende transigere sui valori fondanti e sulla tutela dei diritti umani sia all’interno che all’esterno dei propri confini.