Il Presidente della Giunta regionale del Molise, Donato Toma, dopo aver assegnato le deleghe agli assessori, pensa alla distribuzione delle materie rimaste nella sua disponibilità ai consiglieri regionali. Un modo per accontentare un po’ tutti ed evitare che la maggioranza possa perdere pezzi e andare sotto coi numeri.
Toma ha mantenuto per sé alcune deleghe sottratte agli assessori in carica: Trasporti e Mobilità, Ambiente e Difesa del Suolo, Università Ricerca e Innovazione, Cooperazione Internazionale, Lavoro, Sociale.
Deleghe appetibili dal punto di vista della gestione e delle visibilità. E, così, se Quintino Pallante e Andrea Di Lucente potrebbero contendersi Trasporti e Mobilità, a Gianluca Cefaratti potrebbe andare l’Università Innovazione e Ricerca, delega scorporata dall’Istruzione che resta dell’assessore Roberto Di Baggio.
Di Lucente potrebbe anche gestire la Cooperazione Internazionale, che rientrava tra le competenze del vice-presidente della Giunta regionale, Vincenzo Cotugno.
Alle pendici del Matese si guarda all’Ambiente e alla Difesa del Suolo, scorporate dall’Agricoltura dell’assessore Nicola Cavaliere. Alle due deleghe guarderebbe Armandino D’Egidio, ma anche il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Salvatore Micone, ovviamente non ora ma a novembre, quando dovrebbe lasciare lo scranno più alto di Palazzo D’Aimmo, a cui guarderebbe Quintino Pallante.
Alle ex leghiste Aida Romagnuolo e Filomena Calenda potrebbero andare le due materie lasciate dal loro ex coordinatore del partito di Salvini, Mazzuto. Lavoro alla consigliera di Casacalenda, Sociale alla isernina.
In piena emergenza sanitaria, dunque, Toma deve anche pensare agli equilibri politici. Ma, se da un lato, accontenta i consiglieri regionali; dall’altro, occorrerà anche carpire se nella sua squadra c’è qualche assessore malpancista. Dato non di poco conto: gli assessori, con l’eliminazione della surroga, votano in aula. E prima della fine di maggio si discuterà la mozione di sfiducia al governatore. La maggioranza di centrodestra arriverà compatta al voto, o il Molise sarà una delle regioni chiamate al voto il prossimo inverno?