È un momento di emergenza e come tutte le emergenze sono tante le situazioni da gestire. Tra i settori da curare con dovizia di particolari è quello della comunicazione. È facile, per i giornalisti, poter cadere nell’errore in simili situazioni. Le testate sono tante. Appunto per questo servirebbe, da parte di chi sta gestendo l’emergenza, un coordinamento sulla comunicazione (i giornalisti assunti dalla Regione Molise, di certo, non mancano). Un gruppo di lavoro, che attraverso dati numerici, infografiche, contatti telefonici, magari un sito internet ufficiale possano dare il quadro della situazione in tempo reale. Un gruppo da cui far uscire le notizie ufficiali.
Troppi i sindaci, anche dei piccoli Comuni che informano la cittadinanza attraverso i social network, essendo sprovvisti di portavoce e uffici stampa.
Ascoltiamo, tutti i giorni, il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, che spesso fornisce le notizie, ma dopo essere stato ‘interrogato’ dal giornalista di turno.
Una giornata come quella di ieri, mercoledì 18 marzo 2020, è terminata senza una nota ufficiale con i dati del contagio, né da parte della Regione Molise né dell’Asrem.
Insomma, serve riordinare la comunicazione in questo momento strategico, in cui ognuno è chiamato a fare la propria parte.
I giornalisti, che vanno ringraziati, stanno svolgendo un ruolo strategico in un momento in cui tutti possiamo sapere cosa accade fuori dalla finestra di casa soltanto grazie agli organi di informazione.
Serve uno sforzo da parte di tutti. Non è una gara a chi arriva prima. È una gara a informare i cittadini. E, dunque, un coordinamento, come esiste anche per tutti gli altri settori, è da esigere anche per quel che riguarda la comunicazione.
E l’esempio l’abbiamo avuto dalla Neuromed, che nel primo pomeriggio di mercoledì 18 marzo 2020 ha inviato, tramite l’Ufficio Stampa, una nota sui fatti accaduti. E non si è generata alcun tipo di confusione e la notizia del contagio è venuta fuori in maniera limpida e senza storture con le troppe “caccia all’uomo”, conseguenti a ogni notizia di un nuovo contagiato.