La Lega di Salvini in Molise è implosa. Il partito del vice-premier, che sta riscontrando consensi in ogni consultazione elettorale, nella ventesima regione d’Italia, alla vigilia delle elezioni Amministrative, che vedranno al voto le città di Campobasso e Termoli, è un gruppo politico in fiamme.
A Palazzo D’Aimmo, i consiglieri regionali si sono schierati tutti al fianco dell’assessore Luigi Mazzuto, sul quale pendeva una mozione di sfiducia firmata da ben dieci componenti dell’assise regionali, ovvero la metà del consesso legislativo. Le due consiglieri regionali della Lega, Aida Romagnuolo e Filomena Calenda, lo hanno ribadito a margine della mancata iscrizione all’ordine del giorno della mozione di sfiducia. Sfiduciate dai colleghi di maggioranza, che non hanno permesso la discussione sull’operato dell’assessore Mazzuto, d’ora in avanti, faranno pesare il peso specifico di due unità nelle decisioni importanti dell’assise regionale.
Il governo Frattura era arrivato all’ultimo anno di legislatura con una situazione di undici consiglieri a sua disposizione contro i dieci che, puntualmente, votavano contro la maggioranza di centrosinistra.
Per il governo Toma questa situazione si è verificata dopo appena dieci mesi di legislatura. Con la Romagnuolo e la Calenda che puntano a far valere i loro tremila voti, ci sono i sei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e i due esponenti del Partito Democratico.
Difficile ipotizzare che la legislatura venga posta a conclusione, anche alla luce dei benefit economici dei consiglieri regionali, però, con la seconda crisi di Giunta regionale negli ultimi due mesi, la prima aperta dallo stesso Toma con l’azzeramento delle deleghe, la seconda che vede coinvolto Mazzuto, non più retto dalle esponenti del suo partito, facile immaginare che Toma potrebbe rimettere mano all’esecutivo a cavallo delle elezioni Amministrative ed Europee. Due appuntamenti importanti per i quali il peso della Lega, in quota centrodestra, sarà decisivo, come lo è stato negli ultimi appuntamenti elettorali.
Romagnuolo e Calenda rivendicheranno il proprio peso specifico in termini di consenso, Mazzuto ha dalla sua parte il segretario nazionale del Carroccio. Un punto di incontro dovrà essere trovato. Diversamente, il centrodestra molisano, con il partito trainante in confusione, potrebbe uscirne profondamente indebolito. Nonostante le rassicurazioni del caso che arrivano anche dal governatore Donato Toma.