L’assemblea legislativa regionale, a maggioranza assoluta e con appello nominale, ha modificato lo statuto della Regione Molise. La norma, votata già il 14 novembre 2017, necessitava di una seconda approvazione da parte dell’aula di via IV Novembre. Non ha partecipato al voto, abbandonando l’aula, la consigliera regionale Nunzia Lattanzio.
Non è stato toccato l’impianto dello Statuto votato nel 2014, ma sono stati apposti alcuni correttivi, “per rendere l’articolato statutario maggiormente armonizzato alle normative nazionali di finanza pubblica”.
Lo Statuto, così come modificato, prevede, sostanzialmente, un aumento del numero degli assessori “in ragione di un quinto dei componenti del Consiglio regionale, con arrotondamento all’unità superiore”. Il che vuole dire che il governatore potrà nominare cinque assessori.
Oltre alla possibilità di nominare cinque assessori, il futuro Presidente della Regione Molise potrà nominare, tra i consiglieri regionali, un Sottosegretario alla Presidenza (senza ulteriori oneri finanziari), che svolgerà il compito di raccordo tra il governatore, la Giunta e il Consiglio regionale.
Commissioni consiliari permanenti – Annualmente dovranno riferire al Consiglio regionale sullo stato dell’economia e del lavoro nella regione. “Le Commissioni, riunite in sessione comune, sentono le rappresentanze delle categorie professionali, produttive, sociali, nonché gli esponenti del mondo del volontariato e dell’istruzione”.
La relazione delle Commissioni all’Assemblea è pubblicata, per la consultazione da parte dei singoli cittadini e di tutti i portatori di interesse, sul BURM e sul sito istituzionale della Regione Molise. Viene, inoltre, estesa al Consiglio Regionale la possibilità di formulare direttive e indirizzi alla Giunta regionale nella fase di formazione degli atti normativi dell’Unione Europea.