A Roma per incontrare Lorenzo Guerini e per stabilire le strategie, in vista delle elezioni regionali del marzo 2018. Il governatore Paolo di Laura Frattura, il senatore Roberto Ruta, la deputata Laura Venittelli e la segretaria regionale Micaela Fanelli si sono seduti attorno a un tavolo in un territorio neutro.
Ognuno rivendica il proprio ruolo: il presidente della Giunta regionale, che si considera il candidato naturale per provare a restare al suo posto, l’esponente di Palazzo Madama, che ha fondato l’Ulivo 2.0 in alternativa alle scelte del suo partito, la rappresentante termolese di Montecitorio che non considera chiusa la sua esperienza politica e il sindaco di Riccia, che legittimamente ambisce a una candidatura, dopo aver dato spazio sempre ad altri.
I vertici nazionali del Partito Democratico vorrebbero trovare una soluzione che possa garantire l’unità. A rischio, andando divisi, ci sarebbe la fine dell’esperienza di governo di centrosinistra in Molise, con l’effetto domino che potrebbe venirsi a creare anche nelle singole amministrazioni nelle successive scadenze.
Le parti si sono riaggiornate al 28 dicembre 2017, quando da Roma sperano si possa arrivare a una soluzione, che conduca all’unità della coalizione.