Il governatore Paolo di Laura Frattura, a Bruxelles, a margine della sua elezione a presidente del Gruppo Interregionale Adriatico-Ionico del Comitato delle Regioni, ha parlato con i colleghi dell’Ansa della legge elettorale, che dovrà essere approvata dal Consiglio regionale del Molise e con la quale gli elettori molisani dovranno recarsi alle urne nella tornata elettorale, in programma tra il 4 (data probabile) e il 18 marzo 2018.
“Dobbiamo – ha affermato Frattura – procedere a tutti i costi, perché occorre recepire i passaggi relativi alla presenza di genere nelle liste e alla possibilità di poter esprimere il voto con la doppia preferenza”.
Un passaggio obbligato – quello dell’approvazione di una nuova legge elettorale – dettato dal recepimento da parte dell’assemblea legislativa regionale delle normative nazionali.
“Entro l’anno dovremo aver pronta la nuova legge elettorale – le dichiarazioni di Frattura all’Ansa – In maggioranza abbiamo trovato l’intesa, ora siamo alla fase tecnica, di stesura del testo legislativo”.
I punti cui poggerà la nuova legge elettorale sono: il collegio unico, l’eliminazione del voto disgiunto e lo sbarramento al dieci per cento delle coalizioni. Occorre soltanto verificare se, all’atto della stesura del testo, sarà inserita una soglia di sbarramento anche per i partiti della coalizione vincente.
Sul collegio unico, comunque, in aula potrebbe aprirsi il dibattito: dalle tre circoscrizioni richieste in precedenza, per assicurare la rappresentanza territoriale delle aree di Campobasso, Isernia e Termoli, ora si starebbe lavorando per un solo collegio territoriale, valido per tutto il Molise. Non è da escludere che si possa trovare l’intesa, all’interno del Consiglio regionale, sulle due circoscrizioni, così come l’attuale normativa.
“Propenderemo – ha sottolineato il Presidente della Giunta regionale del Molise – per la sospensione, per gli assessori, dalla carica di consigliere regionale. Questo favorirà il lavoro delle commissioni, considerando che può capitare che manchino i numeri per la validità della seduta”.
Sull’election day in una domenica tra il 4 e il 18 marzo 2018, Frattura sembra essere concorde, concludendo ai colleghi dell’Ansa: “Anche nel 2013 abbiamo votato insieme al rinnovo del Parlamento, quindi, mi sembra opportuno ripetere l’esperienza di quasi cinque anni fa”.