Dieci i segretari di partiti e movimenti che si sono ritrovati nella sede del Partito Democratico per dare il via alle prime consultazione, in vista delle elezioni regionali del 2018. Si tratta del PD, del Partito Socialista Italiano, Centro Democratico, Unione per il Molise, Democratici Molisani, Rialzati Molise, Molise di tutti, Alternativa Popolare, Centristi per l’Europa e Ambiente, Lavoro, Giovani: Impegno Molise.
Al tavolo, con la segretaria regionale del PD, Micaela Fanelli, c’erano Vittorino Facciolla, Filippo Monaco, Cristiano Di Pietro, quest’ultimo presente nonostante il padre Tonino ha dichiarato di aver sposato la causa dei dissidenti dell’Mpd, Pierpaolo Nagni, Marcello Miniscalco, Luigi D’Orsi, Salvatore Micone, Vincenzo Cotugno e, a sorpresa, l’ex governatore Giovanni Di Stasi.
Alcuni punti iniziali, di metodo e di merito, al centro della prima discussione, sui quali si è registrata la più ampia convergenza di intenti: visione, inclusione, programma e lavoro. Ma anche umiltà, impegno e responsabilità. Da qui, il riconoscimento rispettoso e reciproco degli interlocutori politici presenti al tavolo e la volontà comune di elaborare una piattaforma programmatica chiara e condivisa tra gli alleati, incardinata su interventi capaci di favorire il rilancio dell’economia e l’aumento dell’occupazione, non dimenticando lo spirito solidaristico che dovrà guidare ogni azione futura.
VISIONE. La cornice valoriale di riferimento è l’Europa e il rafforzamento del suo peso istituzionale e solidaristico. L’auspicio è contribuire da ogni territorio a questa marcia, evitando derive ultranazionalistiche, rinascere di desideri di confini e paure di diversità. Il voto di ieri in Germania deve farci riflettere tutti. Anche dal Molise va lanciato un segnale chiaro: il percorso e l’esito elettorale devono spingere verso quei desideri e quelle speranze di maggiore uguaglianza e vicinanza, condividiamo le sfide di una transizione difficile sul piano demografico, socioeconomico e culturale.
INCLUSIONE. Nel merito del confronto, i rappresentanti dei partiti della coalizione di governo, hanno evidenziato la necessità di ripartire dalla compagine politica che nel 2013 portò il centrosinistra alla vittoria contro il centrodestra ed il movimento 5 Stelle, che restano i due maggiori avversari politici.
Per questo, resta ferma la volontà del tavolo di interloquire con tutti i soggetti politici che hanno contribuito a costruire l’alleanza che quattro anni fa ha portato il centro sinistra alla guida della Regione. E andare oltre.
“I paesi molisani si sono spopolati e quelli che sono rimasti hanno patito l’isolamento culturale. Sempre tra loro, capaci sì di trovare qualcuno in piazza, ma non in grado di guardare oltre”.
Non si vuole che, a furia di arroccarci per temperamento o convinzione – e questo sarebbe ancora sano – o per tatticismo e cinicità – e questo sarebbe imperdonabile – alla chiusura dei singoli pezzi del centrosinistra segua una chiusura politica ancora più negletta. Quella della consegna o della riconsegna al passato politico del centrodestra, con una rinnovata guida ancora più pericolosa, quella di chi guarda al nostro Sud con approccio supponente, o quella di chi finta dopo finta prova a far credere che una S.r.l. e una finta primaria in rete sia il prologo per la vera libertà.
Per questo l’appello all’unità di tutti è reale e non formale, sentito e forte.
Compito primario del tavolo di centro sinistra sarà pertanto quello di costruire un’alleanza tra partiti e movimenti più ampia possibile, aperta al contributo della società civile e di tutti coloro che si riconoscono nel sistema valoriale del centrosinistra. Una coalizione capace di guardare al centro e a sinistra, anche oltre i movimenti e i partiti tradizionali, alle molteplici forme associative e ai singoli cittadini che vogliono tornare a partecipare e contare. Ma anche capace di apprezzare e valorizzare il lavoro istituzionale e amministrativo di quanti, in questi anni, si sono spesi per un governo competente del territorio.
Dunque, nessun veto e nessuna preclusione nei confronti di nessuno, nemmeno nei confronti degli amici che fanno capo all’Mdp, al quale il tavolo rinnova l’invito per un momento di confronto ampio e responsabile, utile a superare le divergenze e mettere al centro della discussione l’interesse generale del Molise.
Sulla scorta di queste premesse, il tavolo politico riunito in via Ferrari ha elaborato i primi punti programmatici sui quali costruire la più ampia convergenza di intenti:
LAVORO. Stella polare del programma elettorale del centro sinistra sarà l’occupazione, in particolare giovanile e femminile, e il rilancio delle imprese. Su questo binario, si registrano i primi importanti avvisi di inversione di rotta, dopo oltre dieci anni di recessione. Incoraggianti sono infatti i segnali che arrivano dall’andamento degli indicatori principali (crescita e occupazione) ma anche dalla vivacità che si respira dopo la pubblicazione dei bandi per il finanziamento dell’area di crisi e quelli rivolti al resto del territorio regionale, del Psr e della programmazione addizionale che certificano una capacità di ripresa che andrà corroborata dalle agevolazioni fiscali previste dalla Zona Economica Speciale, dalle risorse addizionali del Piano sud Molise e dalle misure previste dal decreto per il Mezzogiorno. Sostegno all’autoimprenditorialità, innovazione, incentivazione delle startup, incoraggiamento alla formazione professionale continua e lotta al precariato sono gli obiettivi per ammodernare ed efficientare l’intero sistema produttivo regionale, che va sospinto energicamente per intercettare la ripartenza sociale ed economica in atto su tutto il territorio nazionale ed europeo. L’abbassamento della pressione fiscale regionale, con un primo segnale simbolico, e la decisa marcia riformista per la riduzione della presenza del sistema pubblico regionale nelle imprese e in ramificazioni di soggetti non produttivi va ulteriormente favorita.
Nelle famiglie che sentono i segni della povertà e che oggi ancora non avvertono la ripresa dovrà giungere forte una rinnovata speranza di un lavoro “vero”, dignitoso e soddisfacente.
Altri punti della piattaforma programmatica, aperta alla collaborazione di tutti, e che verrà discussa in modo franco, sono solidarietà, cultura, ambiente. Saranno i capisaldi sui quali concentrare i maggiori sforzi nei prossimi cinque anni, partendo dai primi risultati positivi registrati negli ultimi mesi. Elementi di ripresa ancora ancora deboli, che per questo vanno sostenuti con solide e mirate azioni di governo.
Assistenza socio-sanitaria pubblica e qualità dell’offerta privata, del sistema delle cooperative sociali e delle eccellenze, possono convivere con equilibrio, portando risultati sul piano dei servizi ai cittadini, completando il percorso riformatore con un’accelerazione dell’impiego stabile di personale qualificato. Solo così si potrà uscire dal primo doloroso tempo della riforma, per entrare in quello di una più efficiente qualità, in cui il miglioramento dell’attività sia percepito soprattutto dai più deboli.
UMILTÀ. Al termine del mandato elettorale, occorre dunque ripartire dalla volontà di analizzare con diffusa autocritica costruttiva sia i risultati che gli errori commessi negli ultimi quattro anni e mezzo dal Governo a guida centrosinistra. Ma anche dalla consapevolezza di una responsabilità collegiale sulla attuale situazione economica e sociale. Ancora condizionata da incertezza, recessione, mancate riforme, divisioni e debolezza delle strutture amministrative che, sul piano locale, non sono stati utili alleati per la marcia verso il rilancio del Molise. Che si voleva più deciso e veloce, ma che pure si è avviato ed adesso va sostenuto con coerenza, per non affievolire il percorso di ricostruzione iniziato. Da qui, con capacità di giudizio e umiltà, ma soprattutto con la necessità di rivendicare l’impegno profuso per invertire la rotta, si riparte. Senza pregiudizi e steccati, attraverso un’analisi serena, un perimetro aperto, un orizzonte lungo, grande responsabilità, uniti contro gli estremismi e le destre antidemocratiche a guida Salvini e Grillo.
Sarà l’atteggiamento che dovrà caratterizzare l’intera azione della coalizione di centro sinistra nel confronto tra alleati e nella futura proposta politica da sottoporre al giudizio dell’elettorato. Mettere da parte gli steccati ideologici, ridurre le distanze tra la base e gli eletti, partecipare le decisioni e lavorare, all’unisono, recuperando lo spirito di servizio in favore dei cittadini e non solo degli elettori. Che, forti del rinnovato coinvolgimento, potranno riconoscersi negli sforzi tesi all’innalzamento generale della qualità della vita e del vivere insieme. Con la parte politica chiamata ad ascoltare prima di proporre, ricercando la collaborazione e l’unità di intenti, prima di decidere nell’interesse generale dei molisani.
IMPEGNO. I presenti al tavolo del centro sinistra assumono l’impegno di lavorare insieme con responsabilità al fine di elaborare una proposta programmatica condivisa che porterà alla vittoria del centro sinistra alle elezioni regionali del 2018.