Tanta partecipazione ha caratterizzato la giornata che ha visto Carmelo Barbagallo in Molise, contraddistinta da un ampio e partecipato dibattito, che ha coinvolto lavoratori, pensionati, giovani e sindacalisti.
Dopo una prima visita nella sede Uil di Termoli, in cui Barbagallo ha incontrato i dirigenti locali del sindacato, ascoltando le varie istanze e difficoltà che tutti i settori produttivi e sociali attraversano e il pranzo alla mensa interaziendale del Nucleo, si è svolto l’evento principale nella sala convegni del Consorzio industriale.
A margine della lunga giornata, soddisfazione è espressa dalla segretaria della Uil Molise, Tecla Boccardo che ha ricordato come “Carmelo Barbagallo, ancora una volta, confermi quanto sia attento e vicino al Molise, tornando puntualmente a trovarci quando chiediamo la sua presenza, nonostante il momento attuale di grande impegno sui tavoli nazionali. Oggi la Uil Molise ha tirato una linea, come si suol dire, presentando un documento, mettendo in fila non un semplice elenco di vertenze o problemi di singolo comparto, bensì un organica e articolata proposta programmatica attraverso cui mette al centro, davvero tutto, il sistema economico e produttivo locale, entrando nel merito delle specificità, sottolineando le opportunità, fornendo anche idee e programmi. Un ‘work in progress’ – ha specificato Boccardo – che abbiamo chiamato ‘Manifesto per il Molise’, a cui tutta la Uil ha armonicamente donato vita, con l’intento di avviare nei mesi prossimi, attraverso un continuo confronto tra sindacato, lavoratori, giovani, piccoli imprenditori e pensionati. Una serie di proposte, comunque, già sollevate nel corso di questi ultimi mesi, che impongono un cambio di passo, rapido e obbligatorio, con le risorse che oggi sono a disposizione della Regione chiamata a una forte accelerazione sulle politiche legate a crescita e sviluppo. Non è più tempo di piccole iniziative spot, ma di programmare il nostro futuro partendo dalle eccellenze, le tante che abbiamo in Molise e che da oggi poniamo all’ attenzione di tutti, auspicando siano condivise anche da Cgil e Cisl, con le quali si ripartirà unitariamente nelle attività”.
“Il nostro auspicio – ha concluso la Segretaria Uil – è che questo nostro contributo, il nostro Manifesto, sia ripreso e opportunamente considerato da chi amministra la Regione, aprendo un confronto serio, strutturato e utile al Molise e ai molisani. La nostra organizzazione, comunque, proseguirà, soprattutto nei mesi a venire, nella sua incalzante azione di proposta. Il Molise può farcela e noi, la Uil tutta, ancora una volta si rimette in gioco”.
A concludere l’assemblea, il segretario generale Carmelo Barbagallo, che ha sottolineato come “la presentazione di un Manifesto per lo sviluppo ha fatto da sfondo all’importante iniziativa in una realtà meridionale in cui il problema del lavoro e della crescita continuano a essere la priorità. Ma anche la questione pensioni è come un vero e proprio nervo scoperto e molti tra gli interventi nel corso dell’Assemblea hanno sottolineato questa ulteriore criticità. Siamo ancora in una fase di studio dei costi delle proposte ma non ci sono elementi di chiarezza sulle risorse che il Governo intende riservare a questi capitoli. Il sindacato sta valutando, unitariamente, se mettere in campo iniziative per fare le necessarie pressione sull’esecutivo”.
Barbagallo, inoltre, è tornato sul problema dell’aspettativa di vita: “Per noi è una questione dirimente. L’adeguamento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita era stato previsto prima della Fornero: la somma dei due provvedimenti determinerebbe una situazione ingestibile per il nostro Paese. L’età media per andare in pensione in Italia è già di due anni superiore a quella che c’è in Germania dove si andrà in pensione a 67 anni addirittura nel 2030. Ecco perché quel meccanismo deve essere congelato”.
Barbagallo, che ha apprezzato il manifesto per lo sviluppo presentato dalla Uil Molise, ha sintetizzato la posizione della Uil: “Noi vogliamo lavoro, non assistenza, non mance. Servono investimenti pubblici e privati in infrastrutture. Questa è la strada per fare ripartire il Mezzogiorno e il Paese”.
Infine, un accenno al tema delle risorse: “La smettessero di dire che non ci sono risorse, è una bufala incredibile. Basterebbe agire sull’evasione fiscale, sulla corruzione e sull’usura per reperire ciò che serve a finanziare sviluppo, lavoro e pensioni”.