Aprire una specifica vertenza sulla drammattica situazione dei Consorzi di Bonifica, e in particolare quelli di Termoli e di Larino. Questo l’appello che ieri è arrivato dalla Coldiretti Molise, Confagricoltura e CIA – Agricoltori Italiani.
Per gli esponenti di queste sigle che ieri hanno convocato una conferenza stampa nella sede della Camera di Commercio del Molise, per i Consorzi di Bonifica “la fase di commissariamento, a distanza di cinque anni, non ha prodotto il risultato atteso, nonostante l’impegno e le proposte operative di volta in volta giunte all’attenzione del Governo Regionale”.
Attualmente il disavanzo complessivo dei due Consorzi, Trigno-Biferno (Termoli) e Integrale Larinese (Larino), ammonterebbe, infatti, ad oltre 20 milioni di Euro.
“Appare dunque – dicono dai sindacati degli agricoltori – più che mai opportuno operare sul fronte del risanamento finanziario degli enti, attraverso una specifica programmazione di medio lungo termine che prenda in considerazione la necessità di avviare tutta una serie di azioni progettuali che possano concorrere positivamente al riequilibrio finanziario dei Consorzi ed al rilancio complessivo dello strumento consortile i cui compiti vanno ben oltre la gestione irrigua, già di per se sicuramente rilevante, incidendo sullo sviluppo socio-economico del comprensorio in cui operano, d’intesa e in stretto collegamento con gli altri enti e soggetti istituzionali presenti sul territorio regionale e non solo”.
Nel corso della seduta della Giunta regionale del 31 dicembre 2021, con atto n. 507, si è deliberato lo scioglimento dei due preesistenti Enti consortili “Trigno–Biferno e Bonifica Integrale Larinese” ed alla conseguente istituzione dell‘ unico Ente Consorzio di Bonifica “Basso Molise”, estendendo al precedente incaricato la funzione di commissario straordinario del nuovo Consorzio di Bonifica “Basso Molise”.
Peraltro, a seguito delle dimissioni da quest’ultimo comunicate, con delibera di Giunta Regionale n. 165 del 3 giugno u.s., è stato designato un nuovo commissario straordinario unico del Consorzio di Bonifica Trigno e Biferno, del Consorzio di Bonifica Integrale Larinese e del Consorzio di Bonifica “Basso Molise”.
“Tale approccio, – proseguono – a nostro parere, riteniamo possa essere quello giusto, ed attraverso di esso avviare un percorso innovativo, eliminando ingiustificabili rendite di posizione, nonché evidenti azioni elusive o per meglio dire evasive dei contributi di bonifica, poste in essere attraverso l’utilizzo improprio della risorsa idrica, da parte di pochi soggetti a tutto danno della collettività.
Se a ciò aggiungessimo il pagamento, da parte della Regione Molise, dell’aliquota minima del 50% dei costi di gestione annui delle reti e degli impianti consortili (art.4 comma 3 -L.R. 42/2005), il processo di risanamento e rilancio potrebbe delinearsi in modo concreto, e tutto questo ci porterebbe a chiedere un ritorno ad una “governance” da parte degli attori interessati: gli imprenditori agricoli”.
Dunque per Coldiretti, Confagricoltura e CIA Molise va affrontata al più presto la situazione debitoria dei Consorzi di Bonifica, così come la situazione infrastrutturale. “Le difficoltà dei due enti non si esauriscono, infatti, con le passività ma interessano anche la vetustà delle reti irrigue in particolare quello di Termoli che ormai da anni attende una ristrutturazione e un efficace adeguamento degli impianti; si registrano quotidianamente n.3,5 interventi di riparazioni, indispensabili ad evitare un inutile e dannoso spreco di acqua oltre che un disservizio a danno alle produzioni. Di fronte a queste necessità poco o niente potranno fare i 350mila euro previsti nella Legge di bilancio, a fronte di 500mila promessi dal Governatore in sede di confronto istituzionale”.
Fondamentale poi l’aspetto della Governance che nel corso degli ultimi anni, ha visto avvicendarsi tre commissari straordinari nominati dalla Giunta Regionale senza che la situazione migliorasse.
Tra le proposte avanzate da Coldiretti, Confagricoltura e CIA Molise c’è poi l’assorbimento da parte della Regione Molise dei costi che Molise Acque imputa al Consorzio, così come la “ridefinizione dell’intero sistema idrico regionale, delle acque, dei fiumi Biferno e Fortore, con implicazioni dirette sul sistema agricolo locale e sul sistema della Capitanata, con possibile attivazione di un piano degli interventi che rappresenti un’opportunità straordinaria in termini di competitività per il comparto agricolo molisano e pugliese, con ritorni finanziari interessanti per la Regione Molise, laddove ne siano validate e certificate, da soggetti istituzionali autorevoli, le sostenibilità idrologiche, finanziarie ed ambientali.”
Al Presidente della Regione, quindi, la richiesta “di assumere impegni determinanti per risolvere le problematiche legate ad un servizio, quale è quello svolto dai Consorzi di Bonifica, tanto importante, e non solo per l’agricoltura, specie in un momento in cui l’acqua sta diventando sempre più un bene preziosissimo, al fine di garantire l’esistenza ed il relativo sviluppo del settore primario in un’area vasta ed ad elevata vocazione agricola”.