Un sistema che avrebbe trasformato la ventesima regione come una sorta di Grande fratello in nome della sicurezza. Era questo l’obiettivo del Patto per la sicurezza concretizzatosi a fine 2017.
Le criticità del sistema sono iniziate ad emergere da qualche tempo soprattutto nella città di Campobasso durante una serie di fatti di cronaca, dove le telecamere non sono riuscite ad essere di supporto agli inquirenti.
Ma diversi rallentamenti sono stati rilevati anche in altri centri. Ora, ad alzare i riflettori sul tema è stato il consigliere regionale del M5S, Angelo Primiani che fa sapere come, sulla questione, i pentastelalti di Palazzo D’Aimmo abbiano presentato un’interrogazione urgente rivolta al presidente Toma.
“La vicenda – ricorda Primiani – ha inizio nel 2014, quando la Giunta regionale guidata da Frattura attiva la Linea di intervento ‘Sicurezza e legalità’, individuando 2,5 milioni di euro a valere sulle risorse FSC (Fondo di Sviluppo e Coesione) 2007-2013. Concretamente, gli interventi a favore della sicurezza si traducono nel ‘Patto per la Sicurezza’, che prevede l’installazione di un sistema regionale di videosorveglianza nei Comuni di Campobasso, Isernia, Bojano, Campomarino, Guglionesi, Larino, Montenero di Bisaccia, Riccia, Termoli, Agnone e Venafro. Due anni più tardi si arriva all’aggiudicazione definitiva dell’appalto da parte della Rete Temporanea di Imprese Siemens Spa – Selcom Srl”.
“A 5 anni dalla stipula del ‘Patto per la Sicurezza’ e a 3 anni dall’aggiudicazione della gara, – prosegue il consigliere – sembrerebbe che non tutte le 419 telecamere siano perfettamente installate e funzionanti. I ritardi nell’esecuzione dei lavori sembrerebbero essere dovuti anche a lacune tecniche nel progetto appaltato. Circostanza da verificare, che di fatto ha portato a continue proroghe da parte della regione. Oggi la questione sembra interessare solo il Comune di Campobasso, ma diverse problematiche e rallentamenti si rilevano in tutti i Comuni rientranti nel Patto per la sicurezza”.
Per questo motivo, dal governatore, i Cinque Stelle pretendono di conoscere lo stato dell’arte dei lavori; ma anche se “la Regione Molise non ritenga necessario attivare un nuovo ed urgente Tavolo Tecnico di verifica presso la Prefettura di Campobasso e, coinvolgendo i sindaci interessati, programmare le opportune verifiche e valutazioni sull’esecuzione dei lavori”.
I 5S alla Regione chiedono, inoltre, non solo di “procedere in tempi brevi al completamento dei lavori”, ma anche “eventuali verifiche sulla redazione del progetto esecutivo e valutare l’effettiva efficacia della realizzazione delle opere”. Infine i Cinque Stelle chiedono anche di sapere “quali siano le attività di monitoraggio e controllo effettuate e da effettuare sui finanziamenti simili a quello in esame, al fine di valutare l’efficacia e il reale raggiungimento degli scopi prefissati”.
“La sicurezza dei cittadini – dice, infatti, Primiani, unitamente agli altri esponenti del M5S – va garantita e salvaguardata costantemente, senza aspettare infausti eventi di cronaca”.