Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha preso parte all’incontro svoltosi nella sede della Regione Molise, con il Presidente Toma, i Prefetti di Campobasso e Isernia, il generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, giunto a Campobasso accompagnato dal dottor Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento della Protezione Civile.
Il sindaco Gravina al termine del colloquio in Regione ha poi accompagnato il generale Figliuolo e il dottor Curcio in visita presso il centro vaccinale di Selva Piana, realizzato nella struttura di proprietà comunale della Cittadella dell’Economia.
“La visita del Commissario Straordinario per l’emergenza e del Capo del Dipartimento della Protezione Civile qui nella nostra città, assume una notevole importanza perché rappresenta un momento di verifica sostanziale delle attività poste in essere, sul nostro territorio, in special modo in merito alla campagna vaccinale in corso. Da parte dei responsabili del Governo, il voler prendere visione in modo diretto, delle criticità e delle soluzioni che nei vari territori si sono andate a tracciare per garantire lo sviluppo costante del programma di vaccinazione nazionale contro il Covid-19, è un anche modo per conoscere meglio la realtà nella quale, qui in Molise, gli amministratori locali e le loro comunità di riferimento, hanno dovuto affrontare la lunga emergenza pandemica che ha messo a dura prova il nostro sistema sanitario”, ha affermato Gravina.
“Di pari passo con l’intensificarsi delle azioni da compiere per proseguire con la copertura vaccinale di tutta la popolazione – ha aggiunto Gravina – resta la necessità, per l’immediato futuro, di strutturarsi a livello sanitario regionale. Questo tema è stato posto al centro del primo incontro che lo scorso 4 maggio, come Direttivo della Conferenza dei Sindaci, abbiamo avuto con il commissario ad acta alla sanità Flori Degrassi e il sub commissario Anna Maria Tomassella. Il confronto ha mostrato una disponibilità all’ascolto di tutte le componenti chiamate in causa e da questo modello collaborativo bisogna ripartire per trovare soluzioni che non siano sempre e solo ostaggio delle esigenze dei numeri”.