Un grido d’allarme in favore delle vittime della violenza di genere. E una richiesta: un urgente tavolo di coordinamento richiesto al presidente della Giunta regionale. A chiederla i consiglieri regionali Angiolina Fusco Perrella, Nunzia Lattanzio e Giuseppe Sabusco.
“Il 31 ottobre scadrà il progetto del centro di valutazione, ascolto e trattamento dei minori vittime d’abuso (Vatma) – affermano i tre consiglieri in una nota – inserito tra i 27 progetti nazionali sostenuti dall’Avviso pubblico numero 1 del 2011, per la concessione di contributi per il sostegno a progetti pilota per il trattamento di minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità. Dal 30 gennaio 2013 ad oggi il Vatma ha trattato 74 utenti, di cui 52 minori e 22 adulti (genitori) provenienti dalla provincia di Campobasso, che una volta concluse le attività del centro corrono il concreto rischio di essere emarginati e abbandonati ai loro drammi personali e familiari, di fronte ai quali le Istituzioni non possono restare impassibili e immobili. Un’azione di grande rilievo che ha permesso, nel corso del tempo, di costruire una rete di servizi più efficace e valida per contrastare i traumi associati ad abusi e maltrattamenti, venendo incontro alle esigenze e alla domanda di servizi provenienti dalle fasce più deboli e più esposte della popolazione”.
“Un progetto pilota – continua la nota – frutto di una sinergia di attori istituzionali e non, mai attivata prima in Molise, finalizzato alla messa in rete degli attori istituzionali e sociali che, attraverso iniziative ed azioni mirate e concordate, hanno dato risposta alla domanda sociale di prevenzione del disagio dell’infanzia e dell’adolescenza e di costruzione di interventi di tutela efficaci e tempestivi. Un progetto che, quindi, deve essere prorogato e rinnovato in virtù anche di quanto disposto dalla Legge Regionale numero 15 del 10 ottobre 2013 ‘Misure in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere’, un impianto normativo nato con la volontà di contrastare ogni forma di violenza sia in ambito familiare che extrafamiliare, assicurando allo stesso tempo assistenza, tutela e sostegno alle vittime della violenza di genere; una serie di misure attuative che quindi riguardano da vicino l’utenza ospitata dal Centro Vatma e che si intrecciano con le attività portate avanti dal centro stesso. Passaggio fondamentale per la validità di queste azioni è, seconda quanto disposto dall’art. 9 della suddetta legge, la funzione del Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione e contrasto di ogni forma di violenza contro le donne, istituito presso la Giunta regionale, di cui fanno parte le consigliere Lattanzio e Fusco, proponenti e prime firmatarie della legge, le quali da tempo sollecitano la convocazione del coordinamento. Appare evidente che tra le azioni da portare avanti di competenza del Tavolo deve esserci la priorità di proseguire il progetto. Perché l’Assessore non si è posto ancora questo problema e non è stato convocato il coordinamento per il rinnovo delle attività del Centro Vatma? Visti i tempi brevi, come possono essere garantiti i diritti degli utenti?”.
“Qualcuno deve occuparsi di loro, e lo facciamo noi – concludono i tre consiglieri – chiedendo al Presidente della Giunta di convocare con urgenza nei prossimi giorni il Tavolo di coordinamento”.