“Il miglior modo di correggere gli eccessi della globalizzazione è governarla. L’accordo di libero scambio con il Canada si muove in questa direzione e siamo convinti che faciliterà lo sviluppo commerciale tra le due sponde dell’Atlantico”. Lo ha detto Aldo Patriciello, europarlamentare molisano e membro del Partito Popolare Europeo, a margine della votazione con cui l’Eurocamera di Strasburgo ha approvato in via definitiva, con 408 voti a favore, 254 contrari e 33 astensioni, il CETA, l’accordo economico e commerciale globale tra Unione Europea e Canada.
“È un accordo sicuramente ambizioso – ha spiegato Patriciello – ma che non modifica in alcun modo gli standard europei. In un momento storico in cui si manifestano tendenze neo-protezioniste da parte della nuova amministrazione Usa e dinanzi al tentativo cinese di promuovere un modello di sviluppo commerciale senza regole, credo fermamente che il CETA sia la migliore risposta possibile. L’Europa ha la possibilità di incoraggiare il suo modello di commercio con uno dei più importanti attori globali, con la speranza e l’ambizione di poter influenzare il resto del globo. Rispetto le ragioni di chi si è opposto all’accordo – ha proseguito l’eurodeputato azzurro – ma resto dell’opinione che il CETA possa rappresentare una grande opportunità di crescita e sviluppo per le aziende europee. Grazie all’accordo, le nostre imprese otterranno, infatti, il migliore trattamento che il Canada abbia mai offerto a un partner commerciale, condizioni di massima equità che equipareranno la posizione degli operatori europei a quella dei concorrenti canadesi. Una grande opportunità anche per il settore agroalimentare italiano: il CETA, tramite il riconoscimento di 145 indicazioni geografiche – ha concluso Patriciello – impegna le autorità canadesi a tutelare efficacemente le eccellenze agroalimentari del nostro territorio, fino ad oggi oggetto di contraffazione selvaggia”.