Ver Sacrum di Bojano: un inno ancestrale nel cuore del Sannio

Domenico Rotondi

Immerso tra le verdi vallate del Molise appenninico, l’antico centro di Bojano si configura come il luogo che onora e rappresenta la nobile storia del Sannio con la rievocazione del ‘Ver Sacrum’. Una manifestazione originale che rispecchia una tradizione plurimillenaria, ricca di fascino e mistero, anche perché affonda le radici nella complessa e ancora poco conosciuta migrazione dei Popoli Italici lungo le dorsali appenniniche.

In effetti, il termine ‘Ver Sacrum’, evocando la ‘Primavera Sacra’ dei sanniti, risveglia gli echi di un’era remota, legata profondamente al valore indissolubile che regolava la relazione tra l’uomo preromano, con le sue attività agro-pastorali, e la terra madre di riferimento.

Le antiche popolazioni italiche dedicavano ritualmente la primavera agli dei, con l’ansia di attendere abbondanza e benessere dalla ciclicità della natura. Nei momenti di crisi e carestie avveniva la ricerca di nuove terre fertili, capaci di assicurare opportunità ed occasioni alle giovani leve, poste tradizionalmente sotto l’ala protettiva delle diverse divinità secondo un rapporto diretto e non gerarchico con il trascendente. Nel presente, Bojano rivive questo patrimonio storico come un vero e proprio momento identitario, in piena armonia con un vibrante e suggestivo viaggio temporale.

Durante la manifestazione, i cittadini, adornati con curati abiti tradizionali, trasformano le strade del centro moderno in un palcoscenico di danze e melodie che riecheggiano l’aura del Sannio. La caratteristica danza, eseguita dalle fanciulle con le graziose vesti, è una visione toccante, simbolo dell’armonia immutabile tra l’uomo e la natura.

Tuttavia, il ‘Ver sacrum’ va ben al di là della semplice nostalgia storica. E’, infatti, un inno al senso di comunità, in linea con la fervida rielaborazione dei legami generazionali, non disgiunti dal tributo alla resilienza di una cultura antica che, malgrado le avversità subite, ha mantenuto salde le sue radici valoriali.

Una menzione particolare meritano gli organizzatori dell’affascinante manifestazione, nelle persone della professoressa Mariantonietta Romano, della coordinatrice Claudia Patricelli, senza dimenticare il regista teatrale Edoardo Siravo, che, quale voce narrante dello spettacolo rievocativo, ha ricevuto un grande plauso dal numeroso e qualificato pubblico, accorso anche da altre regioni.

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