Il Corecom Molise, tramite l’Osservatorio sulla Comunicazione e i Media (nato dalla collaborazione fra il Co.Re.Com. Molise e il Dipartimento SUSeF dell’Università degli Studi del Molise), con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha indetto un concorso rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio molisano dal titolo: “Occhio alla bufala! Uno spot contro le fake news”.
Obiettivo del concorso è sensibilizzare e formare i ragazzi sul controverso tema delle fake news, attraverso la realizzazione di un breve spot di comunicazione sociale.
Il concorso consiste in una competizione tra le scuole secondarie di secondo grado del Molise. Le classi e gli studenti sono chiamati a realizzare come prodotto finale uno spot di comunicazione sociale sulle fake-news. Lo spot dovrà essere originale. Contenere principalmente alcuni consigli per i giovani su come difendersi dalla manipolazione dell’informazione in rete.
Possono presentare domanda di partecipazione al concorso una o più classi di tutte le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado del territorio molisano.
Alle scuole che presenteranno domanda di partecipazione, verrà fornito un “kit didattico” che permetterà ai docenti e agli studenti di approfondire insieme il tema e realizzare uno spot pertinente ed efficace.
Gli spot inviati saranno valutati da una apposita commissione composta da rappresentanti del Corecom Molise, dell’Università degli Studi del Molise e dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise e dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise o suo delegato.
I primi tre spot classificati, avranno la possibilità di essere trasmessi da emittenti, web tv e quotidiani online molisani che si renderanno disponibili alla loro diffusione e attraverso i canali di comunicazione digitale ufficiali del Co.Re.Com. Molise, dell’Università degli Studi del Molise e dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Le tre classi vincitrici riceveranno un premio in denaro (prima classe classificata 3000 euro, seconda Classe classificata 2000 euro; terza classe classificata 1000 euro) spendibile dalla scuola per l’acquisto di materiale o per la realizzazione di attività didattiche.
Ai vincitori del concorso sarà finanziato un viaggio didattico presso la redazione di un media nazionale o finalizzato alla partecipazione ad un programma televisivo a carattere culturale.
Gli spot selezionati verranno proiettati nel corso di un evento pubblico appositamente organizzato che vedrà anche, alla presenza delle massimi organi della Regione, dell’Università degli Studi del Molise, dell’Ufficio Scolastico regionale, dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, degli organi di informazione e, ovviamente, del Corecom, la consegna dei premi ai vincitori.
“In qualità di Comitato Regionale per la Comunicazione – ha detto il presidente del Corecom Fabio Talucci – siamo particolarmente sensibili alla problematica della pubblicazione e diffusione di notizie non vere. Le fake news rappresentano, infatti, a chi le riceve, una realtà falsata, dalla quale si possono generare opinioni e considerazioni prive di fondamento. Ciò genera problematiche a vario livello, fino a minare le basi della democrazia, come abbiamo visto in occasione di elezioni o referendum in varie parti del mondo”.
“Le istituzioni – ha continuato – hanno il compito di contrastare questo fenomeno che ormai dilaga nel contesto informativo e comunicativo globale, anche grazie ad una sempre maggiore diffusione dei social network. In questo preoccupante contesto il Corecom, l’Università degli Studi del Molise e l’Ufficio Scolastico regionale hanno voluto porre in essere un’iniziativa concreta per contrastare la problematica delle fake news e della loro diffusione, ponendo a protagonisti di questa battaglia le giovani generazioni, che ne rappresentano poi le prime potenziali vittime”.
“Abbiamo chiesto – ha detto ancora Talucci – agli studenti delle scuole superiori, che vivono una particolare età e sono sottoposti al “bombardamento” continuo di notizie dalla rete, di approfondire il problema, di formarsi e di creare uno spot per consentire ai loro coetanei, ma in generale a tutta la società regionale, di saper valutare un’informazione ricevuta dai vari mezzi di comunicazione di massa, cercando di capire se essa è reale o è stata in qualche modo manipolata o, addirittura, totalmente falsata. Un esercizio di promozione e difesa della verità, quello che chiediamo, ma anche – ha concluso – un contributo alla salvaguardia di alcuni elementi essenziali della democrazia”.