Quale opera migliore del presepe può rappresentare valori quali unione e solidarietà, tipici del Natale? È ciò che hanno pensato l’AVIS di Santa Croce di Magliano e il CSV Molise per celebrare le festività in arrivo ed è anche il motivo ispiratore di un’iniziativa sicuramente originale.
Nasce da questo il presepe del volontariato, opera artigianale che sarà inaugurata domenica 20 dicembre 2020 alle ore 16 nel centro storico di Rotello. Non ci sarà un vero e proprio taglio del nastro, ma solo l’apertura ufficiale, nel rispetto delle normative anti-contagio da coronavirus.
I personaggi sono stati realizzati dagli operatori dell’AVIS di Santa Croce, presieduta da Flaviano Alfieri, e dai volontari di varie organizzazioni di tutto il Molise coinvolte dal CSV.
Vista l’impossibilità di organizzare manifestazioni in presenza, l’associazione bassomolisana e il Centro di servizio hanno inteso realizzare una celebrazione diversa rispetto a quelle promosse in passato in occasione del Natale.
Cosa fa la differenza? Tante associazioni del territorio hanno deciso di aderire a un progetto comune, che le vede sinergicamente protagoniste e impegnate a costruire una rete di aiuti proprio in un periodo così particolare.
Le realtà del Terzo Settore hanno fatto la loro parte ancora una volta, ma anche i cittadini e i bambini, seppur stando in casa, sono riusciti a illuminare il cuore del paese e il cuore del Molise.
Ciascuno ha realizzato a mano delle statuine che rappresentano le attività di volontariato svolte durante la pandemia: si va da quelle di Protezione Civile ad altre di natura ambientalista, per arrivare all’integrazione dei richiedenti asilo.
Il presepe del volontariato di Rotello resterà esposto fino al 6 gennaio 2021.
«La pandemia ha coinvolto tutti, indistintamente – il commento di Cinzia Vizzarri dell’AVIS Santa Croce di Magliano – e ha ridotto sensibilmente i ritmi della vita quotidiana. Anche le festività sono caratterizzate da un’atmosfera più pacata e sicuramente sottotono rispetto agli altri anni. Cosa ci resta di questo 2020? La centralità della famiglia. Quando tutti eravamo in pieno lockdown, la famiglia è stato il centro di tutto. E proprio da lì che vogliamo ripartire, dalla natività quale perno di tutti i valori. L’affetto sincero, il senso di sicurezza, l’amore incondizionato, il porto sicuro».
«I ragazzi del progetto SIPROIMI/SPRAR di Venafro hanno aderito con entusiasmo – le parole di Rossella D’Orsi, responsabile del centro d’accoglienza di Venafro – Lo staff e gli ospiti hanno scelto di realizzare due personaggi che rappresentassero un connubio tra la cultura italiana e quella africana, affrontando dunque il concetto di multiculturalità. Il materiale utilizzato è l’argilla, che simboleggia la terra, madre che ci unisce e rende gli uomini impotenti davanti alla sua forza ma che, tuttavia, può essere plasmata e modellata. Gli abiti, realizzati completamente a mano, sono stati creati utilizzando tessuti riciclati ed ecosostenibili e ricavati dagli abiti tradizionali della Repubblica Democratica del Congo. Ad adornare le opere la collana rappresentante i colori dell’Etiopia: verde giallo e rosso. Le statuine nere e il contrasto cromatico con il bambino bianco indicano l’uguaglianza e l’importanza dell’integrazione. Il Natale è simbolo di speranza e di amore, un amore che non prevede disuguaglianze».
Hanno aderito al progetto del presepe del volontariato 16 associazioni: Cittadinanzattiva Molise, Segretariato italiano studenti Medicina sezione Molise, Unione italiana ciechi di Campobasso, Cielo e terra di Trivento, Alesia 2007 di Campobasso, Caritas Isernia-Venafro, Associazione italiana celiachia Molise, Associazione sportiva pattinaggio di Campobasso, Cooperativa LAI di Isernia, Sorridere sempre di Termoli, LILT provinciale di Campobasso, Comunità RED di Termoli, AVIS ‘Angelo Tatta’ di Santa Croce di Magliano, ASD Il Valore di Rotello, Ambiente Basso Molise di Guglionesi e SIPROIMI di Venafro.