Nella sua mostra, Massimo Palumbo fonde i suoi diversi campi espressivi in una grande installazione dove i linguaggi delle arti visive e dell’architettura si legano per mettere in scena una riflessione sul tema dell’Utopia come spazio mentale e concreto dell’irrealizzato, del possibile e del progetto. L’Utopia rappresenta, infatti, da secoli uno dei motivi portanti di un’importante visione dell’architettura vista non solo in senso estetico, ma come metodo e strumento di innovazione e di sviluppo, di intervento sul mondo e sulla società, come spazio di pianificazione, di immaginazione e di pensiero dove l’architetto agisce con il disegno e la scrittura ipotizzando e costruendo spazi fittizi o reali attraverso una teoria che tende costantemente a concretizzarsi.
In questo contesto, si colloca l’azione stessa di Palumbo, in particolare in Molise (ma non solo), la sua visione dell’arte contemporanea proprio come Utopia permanente di una nuova visione del reale, come sistema di azione per dare un nuovo impulso sociale e culturale al suo territorio di origine. La scrittura, l’oggetto, il disegno e la luce sono i fili conduttori che ci accompagnano in questa esposizione intrecciata, in un allestimento allo stesso tempo lineare e complesso che rappresenta bene il mosaico di interessi e creazioni composto da Palumbo, il suo metodo dove prassi e idea, progetto, esecuzione e visionarietà si coniugano in un solo e articolato discorso teso perennemente verso un’azione destinata a dare forma materiale al sogno, non solo estetico, dell’Utopia.
La mostra di Palumbo sarà preceduta dalla la presentazione del catalogo del progetto di artisti in residenza Vis à Vis – Fuoriluogo, (ideato dall’Associazione culturale Limiti inchiusi arte contemporanea e curato da Silvia Valente), un progetto che consiste nell’accoglienza di artisti provenienti dall’Italia e dall’estero, chiamati a compiere un lavoro di ricerca sul territorio molisano. Il progetto è sostenuto dalla Regione Molise (Assessorato alla Cultura) e dai Comuni di Limosano e Oratino, in collaborazione con Aratro – Archivio delle arti elettroniche dell’Università degli Studi del Molise. Vis à Vis – Fuoriluogo è giunto al suo terzo anno ed è in programma una quarta edizione per l’estate 2015. Scopo del progetto è favorire l’accoglienza degli artisti e promuovere il territorio molisano attraverso l’arte contemporanea.
La terza edizione di Vis à Vis – Fuoriluogo si è svolta la scorsa estate nei comuni di Limosano (CB) e Oratino (CB) e ha visto la partecipazione di due artisti contemporanei: Maria Chiara Calvani (Perugia, 1975) ospitata a Limosano e David Fagioli (Roma, 1968) ospitato, invece, a Oratino.
In sede di presentazione saranno presenti Nico Ioffredi – Consigliere Regionale – Delegato alla Cultura per la Regione Molise, Angela Amoroso – Sindaco di Limosano, Luca Fatica – Sindaco di Oratino, Lorenzo Canova- Professore di Storia dell’arte contemporanea, Università del Molise – Direttore di ARATRO, Silvia Valente – Critico d’Arte – curatrice del progetto, Maria Chiara Calvani – Artista, David Fagioli – Artista, Fausto Colavecchia – Artista – Presidente Associazione culturale Limiti inchiusi, Paolo Borrelli – Artista.