“Le brutte notizie non vengono mai da sole”: si legge in una nota stampa della Uil Molise, che prosegue: “Oltre ai già numerosi problemi occupazionali e diffusi del mondo del lavoro, si abbatte un’altra tegola sulla nostra Regione: per le Province molisane, è infatti stato annunciato un esubero di 90 lavoratori, frutto di una pseudoriforma che evidenzia una diffusa e straripante confusione normativa, oltre che una incertezza applicativa sul tema. Di contro, però, abbiamo una perseverante certezza: il costante taglio ai servizi e al lavoro! Lo scenario che si prospetta all’orizzonte della nostra Regione, dunque, non è roseo ed il preludio ad una paralisi organizzativa è ormai alle porte, sia per le Provincie che per le Regioni, quest’ultime chiamate a subentrare nella titolarità delle funzioni, con gravi ricadute sui servizi già singhiozzanti. Allo stato attuale, piuttosto che valutare la possibilità di procedere ad una riallocazione delle funzioni provinciali non fondamentali ed al conseguente trasferimento del personale addetto, come al solito si è scelta la strada della “scorciatoia”, da percorrere attraverso il semplice taglio del 50% del personale. La UIL, oltre a non condividere questa insensata scelta, ha preso subito le distanze rispetto a queste posizioni illogiche, pur dichiarandosi, come sempre, disponibile a perseguire soluzioni condivise e sensate sulle riforme a garanzia dei servizi e dell’occupazione. Infatti, si è certi che non si può seguire la sola strada della mobilità del personale. Inoltre, bisogna parlare di funzioni, competenze e, soprattutto, di sostenibilità del sistema. Chiediamo, altresì, che la Regione Molise diventi parte attiva del processo di mantenimento dei servizi sul territorio e che, con una concreta assunzione di responsabilità, metta al centro il tema della salvaguardia dei livelli occupazionali, attui una politica razionale sull’attribuzione delle funzioni “non fondamentali” ed assicuri le garanzie sulla sostenibilità economica del sistema. Sono queste le priorità che ci portano ad inoltrare al Consiglio Regionale la richiesta di discutere uno specifico ordine del giorno incentrato sulla salvaguardia dei livelli occupazionali, sulla riallocazione delle funzioni e sulle garanzia della sostenibilità economica del sistema. Alla Regione, prima di intavolare qualsiasi discussione, chiediamo di individuare esattamente le funzioni e le risorse da attribuire alle Provincie, in modo da garantire il controllo, la tutela e la vigilanza del territorio, la manutenzione della rete stradale (ormai impraticabile), la sicurezza dell’edilizia scolastica, la tutela dell’ambiente e tutte le funzioni utili al nostro territorio ed a tutti i cittadini molisani. La UIL Molise, il prossimo 11 febbraio, presso l’Università di Campobasso, aprirà anche su questi temi un confronto tra i lavoratori attraverso un palco d’eccezione, composto dai vertici nazionali del Pubblico impiego e dal Segretario Generale, Carmelo Barbagallo. In tale occasione – conclude la nota stampa -, sarà focalizzata l’entità delle ricadute che si verificheranno sulle fasce deboli del Molise a causa della riduzione dei servizi pubblici, in un momento in cui la povertà aumenta e le conseguenze negative che subiranno coloro i quali non solo saranno privati dei servizi pubblici, ma anche del lavoro”.