Alla vigilia dell’estate, i maggiori siti archeologici molisani – come gli anfiteatri di Pietrabbondante e Larino – rischiano di restare chiusi per mancanza di personale.
Il Molise, infatti, è l’ultima regione ad aver colto l’opportunità offerta dal governo Conte più di un anno fa. Il Ministero della Cultura (Mibact), infatti, a febbraio 2020 ha messo a bando 500 posti per custodi e vigilanti dei siti archeologici disseminati lungo la Penisola.
Una volta assegnate le quote per ogni regione, spettava poi ai Centri per l’impiego locali la pubblicazione di bandi ad hoc. Il Molise doveva provvedere al reclutamento di 10 figure professionali, per titoli e colloqui. Ma ci ha messo tanto, troppo tempo: il bando è stato pubblicato solo nei giorni scorsi e, verosimilmente, queste importantissime unità di personale non entreranno in servizio prima della fine dell’estate. Quando ormai il numero dei turisti interessati a visitare le nostre bellezze archeologiche sarà in discesa.
“Del resto, – dice il consigliere del M5S, Angelo Primiani – è accaduto già la scorsa estate. Il Molise è stato letteralmente invaso dagli italiani, provati da mesi di lockdown, grazie alla fama di regione Covid-free (poi tristemente persa). Eppure i tanti turisti accorsi a visitare la nostra incantevole regione hanno spesso lamentato carenze nei servizi. Una su tutte: la chiusura dei principali musei e siti archeologici. Quest’estate possiamo prevedere un numero di visitatori addirittura maggiore rispetto allo scorso anno, con l’apertura delle frontiere al turismo internazionale. E cosa si troveranno davanti i turisti? Probabilmente, solo dei cancelli desolatamente sbarrati, perché non ci sarà nessuno ad aprirli. Sarà l’ennesima occasione persa. Così la giunta regionale, mentre si compiace per l’approvazione del piano di comunicazione turistica, dimentica ancora una volta di organizzare i servizi concreti per i turisti. Ancora una volta, si pensa a come attirarli ma non a cosa offrire loro.
Siamo di fronte all’ennesima prova di scarsa attenzione al settore strategico, testimoniata dalla irrisoria dotazione finanziaria nel bilancio appena approvato. Mi permetto di suggerire – a Toma e all’assessore al ramo – che ogni turista attirato in Molise rischia di farci una cattiva pubblicità se, nonostante le bellezze paesaggistiche, non trova i servizi minimi essenziali per godere appieno del soggiorno”.