“Siamo convinti che il Sud rappresenti una grande risorsa e una grande possibilità di sviluppo per il rilancio socioeconomico del nostro paese – ha affermato Carlo Perrella, commissario regionale del Movimento – e riteniamo che solo se cresce il Mezzogiorno possa crescere anche l’Italia. Il Sud deve finalmente tornare al centro dell’agenda politica del Paese, tramite un progetto di sviluppo integrato che deve porre le basi per attrarre nuovi investimenti funzionali al rilancio del territorio, generando così le condizioni giuste per offrire nuovo lavoro, facendo fronte alla vera emergenza sociale del Mezzogiorno, ossia la disoccupazione giovanile”.
Nonostante il 2016 abbia fatto intravedere timidi segnali di ripresa, grazie soprattutto alle azioni messe in campo dai privati e da associazioni nate per tutelare beni e ricchezze del territorio, in Molise tanto ancora si deve fare per rilanciare il turismo e per rendere i nostri paesaggi appetibili; d’altra parte i recenti dati di Banca d’Italia scattano una foto precisa della situazione: nell’anno appena trascorso la regione con meno visitatori stranieri è stata proprio il Molise, con solo 52 mila viaggiatori registrati.
Anche per i siti archeologici e museali molisani sono emerse negli ultimi anni delle criticità, testimoniate anche in questo caso da numeri che ben evidenziano il calo di visitatori negli ultimi anni, passati dai 78.812 del 2014 ai 75.208 del 2016, registrati nei dodici siti molisani censiti dal Mibact.
“Il Movimento – ribadisce Carlo Perrella – crede nel valore del lavoro, dell’impresa e della partecipazione dei lavoratori alla gestione del turismo, della cultura e dell’arte, intravedendo in essi strumenti di elevazione spirituale, economica e sociale che spettano di diritto ad ogni cittadino, e questo è un principio riconosciuto dal nostro Statuto. Allo stesso modo riteniamo che il Sud rappresenti davvero la proposta politica fondamentale per la rinascita dell’Italia, passando per la necessaria e dovuta autodeterminazione dei territori”.