Turismo estivo: positivo il bilancio, ma restano le criticità infrastrutturali e di servizi
Redazione
Estate positiva per il Molise. Complici, sicuramente, il bel tempo e la curiosità di luoghi poco conosciuti, che hanno invogliato i turisti a scegliere il Molise come meta di vacanze. A preferire la costa e la montagna non solo stranieri, ma gli stessi molisani. Trend riconfermato positivamente anche nei musei e nei siti archeologici e storici della regione. Un bilancio certamente positivo, ma che non fa certo esultare gli operatori dell’intero settore. Per la coordinatrice regionale della Federagit Confesercenti, Carla Ferrante, “le criticità infrastrutturali e di servizi, che sono sotto gli occhi di tutti, penalizzano molto il settore con difetti anche in termini economici. Problematiche queste, necessarie da risolvere. Si continua a perdere tempo prezioso. Manca un’attenzione seria alle reali esigenze del comparto. Non si può pensare – continua la coordinatrice regionale – a prosopopee turistiche senza avere un quadro chiaro dell’intero sistema chiamato Turismo. Bisogna iniziare a edificare l’architettura del settore, partendo dalle fondamenta. Manca una raccolta dati precisa, puntuale e integrata. Si è parlato spesso di realizzare l’Osservatorio Regionale del Turismo, ma tutto è rimasto fermo al palo. L’organismo è di fondamentale importanza, perché restituirebbe, grazie ad un lavoro certosino, la fotografia reale del Molise. Dal punto di vista professionale, è necessario migliorare le competenze linguistiche e di ospitalità degli operatori del settore”.
Centrale il tema delle infrastrutture relativo al trasporto pubblico. E’ difficile per un turista muoversi nella regione utilizzando esclusivamente il trasporto pubblico su gomma e ferro. Coincidenze pressoché assenti, circolazione serale ridotta e assente quella notturna.
Per animare il turismo incoming è necessario ‘chiamare’ i turisti. Non basta partecipare alle fiere e alle borse internazionali, occorre una promozione del territorio programmata e speculativamente intelligente.
Altro gap che penalizza il turismo molisano è la cultura individualistica. Per sviluppare il turismo bisogna fare rete. Bisogna immaginare il Molise come un ‘negozio’ dove il turista-cliente entra nella rete e il sistema lo accompagna durante il soggiorno.
“Fare sistema – spiega Carla Ferrante – significa confrontarsi, uscire dal personalismo che spesso contraddistingue questa regione e ragionare in termini comuni; accogliere, accettare nuovi partners; condividere un progetto e le proprie esperienze per migliorare il servizio e sviluppare, puntando all’obiettivo finale, la crescita del territorio”.