Due simposi congiunti con le maggiori società al mondo di interventistica, rispettivamente la Società Europea di Radiologia Interventistica (CIRSE) e la Società Americana di Interventistica Oncologica (SIO).
La presentazione e la discussione di registri europei, ossia di raccolte di casistiche, fondamentali per la validazione e la definizione di sicurezza, efficacia e indicazione delle procedure di radiologia interventistica oncologica su procedure di chemioembolizzazione epatica per pazienti con lesioni metastatiche epatiche con tumore primitivo del colon-retto.
Uno studio multidisciplinare prospettico multicentrico nazionale, con l’Ospedale Cisanello dell’Università di Pisa e con l’Ospedale San Luigi Gonzaga dell’Università di Torino, proposto dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, che riporta i risultati ottenuti mediante l’utilizzo di ago da ablazione a micro-onde nell’ambito del trattamento percutaneo di tumori primitivi e secondari polmonari, che consentono un sicuro ed efficace posizionamento dell’ago all’interno della lesione in maniera da determinare una necrosi efficace tumorale.
Uno studio multidisciplinare eseguito in collaborazione con il gruppo HepatoCatt, coordinato dal Professor Antonio Gasbarrini, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, che riporta i risultati ottenuti combinando un trattamento locoregionale percutaneo quale la termoablazione con un trattamento intra-arterioso, quale la chemioembolizzazione in pazienti affetti da epatocarcinoma di grandi dimensioni, non trattabili con la chirurgia.
A questi argomenti e alle più innovative tecniche e tecnologie utilizzate nell’ambito dell’interventistica oncologica è dedicato il virtual meeting MIO-Live 2021, Mediterranean Interventional Oncology (www.miolive.eu), giunto alla sua sesta edizione, che si svolgerà lunedì 25 e martedì 26 gennaio promosso dal Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e dal Dipartimento di Scienze Radiologiche ed Ematologiche dell’Università Cattolica.
Presiedono il Congresso Cesare Colosimo, Direttore Radiologia e Neuroradiologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, professore ordinario di Radiologia all’Università Cattolica, Riccardo Manfredi, Direttore Radiologia Diagnostica e Interventistica Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, professore ordinario di Radiologia all’Università Cattolica e Roberto Iezzi, Direttore della UOC di Radiodiagnostica di Gemelli Molise, Radiologo Interventista dell’UOC di Radiologia d’Urgenza della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCSS e Ricercatore di Radiologia all’Università Cattolica.
La Radiologia Interventistica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS rappresenta un centro di riferimento nazionale e internazionale con oltre 3500 procedure eseguite ogni anno, utilizzando le più innovative procedure e tecnologie, grazie soprattutto a una stretta collaborazione con tutti gli altri specialisti clinici, gli oncologi, i radioterapisti oncologi, gli epatologi e gastroenterologi e con i chirurghi epatobiliari, dei trapianti e addominali.
“Il simposio congiunto con la società americana – spiega il dottor Roberto Iezzi – ci consentirà di confrontarci con una realtà differente, in cui le procedure di radiologia interventistica oncologica sono spesso effettuate in regime ambulatoriale o day-hospital, senza la necessità di ricovero. Tale modalità trova elevato consenso da parte dei pazienti, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui è complesso il ricovero ospedaliero. L’interventistica oncologica rappresenta ormai un’opzione di trattamento riconosciuta e validata dalle società scientifiche e dalle linee guida. I risultati dei registri internazionali supportati dal CIRSE – società europea di radiologia interventistica in cui il Policlinico Gemelli è pienamente coinvolto – dimostrano che tali procedure sono sicure ed efficaci, molto spesso curative, con bassa invasività e bassi tassi di complicanze, breve degenza e rapida ripresa delle attività quotidiane”. “Tale risultato – conclude Iezzi – è reso possibile grazie alle tecnologie di ultima generazione, ai materiali innovativi e soprattutto è strettamente correlato all’esperienza del centro, secondaria agli elevati volumi procedurali”.