“E’ necessaria un’azione decisa e sinergica – ha sottolineato Facciolla al tavolo romano – per elaborare con celerità una strategia a tutela dei territori, che non si nutra di iniziative singole ed estemporanee, ma si affidi, piuttosto, ad una manovre concertata tra tutte le Regioni interessate da tali interventi. Portatrici di un unico interesse regionalistico, le sei Regioni hanno presentato in Commissione Ambiente il Manifesto di Termoli sulle estrazioni di idrocarburi in mare per confermare non solo la propria contrarietà all’attività estrattiva nei mari della nostra Penisola che fa della bellezza del territorio uno dei suoi punti di forza ma anche per ottenere la convergenza sui contenuti del documento da parte di tutte le altre Regioni d’Italia al fine di contrastare la strategia del Governo nazionale di puntare sull’attività estrattiva dinanzi ai nostri litorali”.
Il Manifesto è il risultato dell’incontro tenutosi lo scorso 24 luglio a Termoli tra i vertici delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia, Marche, Calabria, il Sindaco di Termoli e l’europarlamentare croato, relatore della Strategia della Macroregione Adriatico-Ionica, Ivan Jakovcic finalizzato alla definizione di un indirizzo politico-amministrativo comune in difesa dell’ambiente marino a rischio trivellazioni a seguito del decreto Sblocca Italia.
“E’ fondamentale – conclude Facciolla – che questa cooperazione rafforzata tra le nostre Regioni trovi la giusta dimensione non solo a livello nazionale, infatti sul tema sarà dedicata una specifica trattazione della Commissione Ambiente, ma anche europeo, nell’ambito della Strategia della Macroregione Adriatico-Ionica che ha, come noto, tra i suoi obiettivi prioritari la crescita blu ovvero uno sviluppo economico innovativo e sostenibile in ambito marittimo e marino”.