“Se ci fosse una gestione meno scriteriata della ‘res publica’ e se fosse posta più attenzione sulla valorizzazione del patrimonio già esistente e sulle buone prassi adottate sino a qualche tempo fa per tutelarlo, l’attuale maggioranza avrebbe sicuramente qualche ‘grattacapo’ in meno e soprattutto avrebbe il merito di fornire servizi efficienti e soddisfacenti al cittadino”. A parlare i consiglieri regionali, Angiolina Fusco Perrella e Giuseppe Sabusco, i quali hanno presentato nelle scorse ore una interrogazione urgente al Presidente Frattura e all’Assessore Facciolla, sull’importante tema dei Tratturi.
“Vorremmo sapere – dicono in una nota i due consiglieri – come si intendono portare avanti le attività dell’ufficio gestione demanio civico e tratturale, e se nel Psr 2014-2020 sono previste misure per la qualificazione e valorizzazione del patrimonio tratturale; oltretutto vorremmo conoscere quale è l’indirizzo del Governo regionale in base alle richieste delle associazioni agricole e della Coldiretti sulla possibilità di coltivare i tratturi, in base al principio del diritto al suolo. E’ fondamentale mettere in atto tutte le azioni necessarie a salvaguardare e tutelare i tratturi, in quanto beni di notevole interesse storico, archeologico, naturalistico e paesaggistico; e vogliamo ricordare al presidente Frattura e all’assessore Facciolla che il ‘patrimonio tratturale regionale’ è costituito sia dal patrimonio materiale (fisico, storico, archeologico) sia da quello immateriale (etnologico, sociale, antropologico, produttivo). Negli anni scorsi, a differenza di quanto sta accadendo adesso, molto è stato f atto. Basti ricordare, a titolo esemplificativo, solo alcune delle tante leggi regionali: la Legge Regionale 23 luglio 2002, n. 14 nominata Usi civici e gestione delle terre civiche; la Legge Regionale 7 maggio 2003, n. 17, rubricata Integrazioni e modifiche alla L.R. n. 9 dell’11 aprile 1997; il Regolamento Regionale 8 gennaio 2003, n. 1 Nuovo regolamento di esecuzione della L.R. 11 aprile 1997, n. 9 in materia di Tutela, valorizzazione e gestione del demanio tratturi; la Legge Regionale 5 maggio 2005, n. 19 concernente Promozione, tutela e valorizzazione del patrimonio tratturale e della civiltà della transumanza nella Regione Molise, con la quale è stato istituito il “Coordinamento regionale dei tratturi e della civiltà della transumanza”.
“Vogliamo ricordare – dicono ancora – anche come con nota del 14 gennaio 2011 la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise constatava: “ … una quasi completa scomparsa, alla percezione visiva, di quelle aree dei tratturi date in concessione per colture agrarie. E’ evidente che le prescrizioni impartite al fine di conservare la riconoscibilità della fascia tratturale (colture annuali erbacee, distinte dalle colture delle aree esterne al tratturo, conservazione dei limiti del tratturo stesso) non hanno prodotto l’esito sperato in relazione alla tutela del bene”, comportando la volontà futura di non rilasciare parere favorevole alle concessione relative a colture agrarie di qualsiasi genere. Per questo con Delibera di Giunta Regionale numero 585 del 04 agosto 2011 fu affidata l’attività di assistenza tecnica finalizzata alla tutela dei suoli appartenenti alla rete dei tratturi e alla verifica delle concessioni al Co.Re.Di.Mo., in attuazione dell’articolo 3 della Legge Regionale 31 del 2002, prendendo atto del parere di legittimità espresso dal Dirigente del servizio della struttura assessorile competente. Il Gruppo di Lavoro di Attività di Assistenza Tecnica finalizzata alla tutela dei suoli appartenenti alla rete dei tratturi ha operato presso l’Ufficio gestione demanio civico e tratturale dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Molise dal novembre 2011 fino a gennaio 2014; a fronte di una serie di criticità riscontrate nella gestione dell’Ufficio di cui sopra vennero fissati una serie di obiettivi: monitorare le concessioni in essere; ottimizzare e semplificare l’iter amministrativo; creare un nuovo sistema per la gestione delle terre civiche; preservare il suolo tratturale da interventi invasivi, così da limitare l’impatto di quelli necessari; creare una nuovo sistema di rilascio delle concessioni; individuare le occupazioni abusive; riesaminare la L.R. n. 9/97 e dar efficacia alla L.R. n. 19/2005; censimento dei terreni gravati da uso civico. L’attività primaria a cui si dedicato il Gruppo di Lavoro è stata la ridefinizione della procedura per il rilascio delle concessioni su suolo tratturale, a tal fine sono state poste in essere le seguenti azioni: analisi e riordino dell’archivio cartaceo esistente; creazione e implementazione di un nuovo archivio informativo, così da rendere più agevoli la gestione e il monitoraggio delle concessioni in essere; creazione di un aggiornato archivio tratturi, contenente le superfici interessate dal concessioni in corsi di validità; semplificazione e informatizzazione dell’iter amministrativo (rientrava nei compiti del Gruppo di Lavoro anche la verifica della consistenza del Demanio Tratturale così da poter procedere alla volturazione in capo alla Regione Molise); il Gruppo di Lavoro, inoltre, ha operato in maniera tale da porre in essere e consolidare i rapporti con i principali attori che nell’ambito locale, a più livelli, si occupano del tratturo, così da migliorare la gestione del rilascio delle concessioni e il controllo del patrimonio tratturale; infatti il Gruppo ha svolto queste ulteriori attività: evasione delle richieste indirizzate al riconoscimento dell’esistenza del vincolo di uso civico all’interno di determinate aree; analisi delle richieste avanzate per i mutamenti di destinazione e di alienazione di terre civiche, attraverso la disposizione delle documentazione necessaria idonea a supportare la Giunta regionale; determinazione dei proventi derivanti da alienazioni, concessioni e affrancazioni di terre civiche. Poi, il nulla. Per questo – concludono i due consiglieri – vorremmo sapere come si intendono portare avanti le attività dell’ufficio gestione demanio civico e tratturale, e se nel PSR 2014-2020 sono previste misure per la qualificazione e valorizzazione del patrimonio tratturale”.