Sotto accusa ci sono: i trasferimenti arbitrari che hanno deluso le attese del personale: il mancato riconoscimento della festività del santo patrono previsto dalla legge; la mancata consegna dei turni di lavoro; la negazione della rotazione su tutti i turni, necessaria per la distribuzione del lavoro in maniera egualitaria così come previsto dal Contratto collettivo nazionale; la verifica dei tempi di percorrenza e dei tempi di trasferimento per il calcolo esatto delle ore di lavoro; la mancanza di accordi sulle materie previste contrattualmente; l’utilizzazione ingiusta delle scorte e di assegnazione dei turni festivi.
I sindacati segnalano inoltre “la pericolosa situazione relativa alle fermate di servizio fuori regola”.