Il movimento politico Coscienza Civica, nell’evidenziare “l’inerzia della Regione, si fa portatore di idee e soluzioni che sarebbero alla portata di tutti gli attori politici del nostro territorio ma che, invece, non sono all’ordine del giorno delle altre formazioni politiche”.
Coscienza Civica chiede alla Regione “di indirizzare tutti gli sforzi immediati nell’elettrificazione della rete regionale, in particolare da Roccaravindola a Campobasso, con un impegno di risorse decisamente più ridotto e con una efficienza ed efficacia assolutamente più elevata rispetto alle futuribili ed onerosissime ipotesi in cui ci si sta profondendo più con proclami che altro. Ad esempio sulla linea Campobasso-Roma si potrebbe utilizzare il materiale già in dotazione per garantire collegamenti continui Campobasso-Cassino, per fruire di tutte le coincidenze dirette a Roma da quella stazione o, previo adeguamento minimo della stazione molisana ed in accordo con la Regione Lazio, si potrebbero trovare agevoli intese interregionali con benefici comuni per far partire gli elettrotreni laziali dalla stazione di Venafro (alla Regione Lazio non sfuggirebbe il vantaggio di mantenere inalterata la sua offerta ferroviaria in questo particolare momento di tagli della spesa). Ci si è buttati invece (il termine è più che appropriato) in una faraonica impresa, priva di qualsiasi aderenza con le necessità reali, quella della metropolitana leggera, che oltre ad essere lontana da venire, mostra quotidianamente la sua vera essenza che di faraonico ha solo lo stanziamento multimilionario e la marea di chiacchiere che la sorreggono. Sono anni che i nostri amministratori regionali si autopromuovono sui giornali locali a cadenza trimestrale, presentando ipotesi futuribili e inconsistenti che, oltre a non risolvere l’attuale stato di degrado della rete ferroviaria, si presentano come la mitologica chimera.
Intanto, i cittadini molisani e il Molise intero restano indietro pur potendo vantare sbocchi e vie di transazioni economiche molto più approcciabili di qualsiasi altra regione (Roma, Napoli, l’Adriatico, ecc.). Intanto i viaggiatori molisani subiscono e sperano, turisti e visitatori della nostra stupenda regione desistono dal visitarci dovendosi scontrare con l’isolamento dovuto a collegamenti scadenti, limitati ed arretrati di cui nessuno risponde all’utenza ed ai cittadini, in un rimpallo continuo di responsabilità tra la Regione e Trenitalia.
“È giunto il momento – concludono dal movimento – di portare nelle istituzioni anche la voce della coscienza civica, di quei tanti cittadini molisani che ad oggi non trovano difesa delle proprie giuste richieste per i servizi che pagano”.