La Cgil del Molise, insieme all’Unione degli Studenti regionale, aveva lanciato nei giorni scorsi, l’allarme per la preoccupante situazione riferita al trasporto pubblico locale e ai tagli di corse annunciate dal Comune di Campobasso da e per il Terminal.
Dopo l’intesa di oggi, tra Comune e Regione studenti e sindacati fanno sapere di aver preso atto “positivamente dell’impegno assunto dalle parti, anche attraverso l’adozione di atti normativi dedicati, nell’incontro tenutosi questa mattina presso la Giunta regionale tra il presidente della Regione, Donato Toma, il sindaco del comune di Campobasso Antonio Battista, l’assessore regionale Vincenzo Niro e l’assessore comunale Francesco De Bernardo.
La Cgil e l’Uds del Molise, avevano infatti già inviato una richiesta di incontro urgente al Prefetto di Campobasso, Maria Guia Federico, “per avviare un’interlocuzione non più rinviabile tra i diversi soggetti istituzionali. Richiesta – fanno sapere nella nota – motivata dal fatto che, oltre ad essere messi in discussione i livelli occupazionali del settore, sarebbe stato negato il diritto alla mobilità pubblica di larghe fasce di cittadinanza, tra questi lavoratori e studenti pendolari proprio alla riapertura delle scuole”.
Ecco, perchè sempre Cgil e Uds “alla luce dell’impegno preso dagli amministratori regionali e comunali, auspicano comunque l’istituzione di un tavolo permanente di confronto, presso la Prefettura, tra i diversi soggetti interessati, salvaguardando ruoli e prerogative istituzionali di ciascuno, per elaborare, in maniera definitiva, anche insieme ad altri attori istituzionali una programmazione complessiva per un sistema di trasporto regionale efficiente, responsabile e sostenibile che tenga conto delle diverse caratteristiche territoriali”.
“Nello specifico, – dicono – un’attenzione particolare va data ai flussi di pendolari che giungono nella città capoluogo in determinati periodi dell’anno, come ad esempio in occasione dello svolgimento a regime delle diverse attività scolastiche, di formazione universitaria, artistica e nelle circostanze in cui, soprattutto le fasce più deboli di popolazione, necessitano di visite specialistiche, diagnostiche e cure presso i centri ospedalieri che insistono prevalentemente in località Tappino”.