D.A le iniziali del nome, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di droga, era stato notato dagli inquirenti alle prime luci dell’alba alla stazione del capoluogo, mentre saliva su un convoglio diretto a Napoli. Una partenza che aveva insospettito non poco gli uomini dell’Arma, i quali lo hanno così atteso al suo rientro, fermandolo alla stazione di Vinchiaturo.
La verità è uscita fuori solo dopo che il 50enne è stato accompagnato dai Carabinieri all’ospedale ‘Cardarelli’ per analisi approfondite. Sono state quest’ultime infatti a evidenziare la presenza “nell’ampolla rettale, di un corpo sacciforme riferibile a corpo estraneo”.
Il 50enne è difeso dall’avvocato Giovanni Santoro.