È scontro al Comune di Torella del Sannio dove la minoranza del gruppo “Torella nel Cuore” incalza il sindaco, Antonio Lombardi. Pomo della discordia il mancato invito delle minoranze alla cerimonia pubblica relativa all’intitolazione di una via ad Elena Ciamarra.
“Eravamo certi – dice infatti il consigliere Gianni Meffe – di non poter contare su una consegna a mano dell’invito ma confidavamo almeno nell’invio di una mail, di un sms o di un messaggio whatsapp nei confronti di tutti i consiglieri ad un evento che prevede, tra l’altro, la presenza del Prefetto di Campobasso, rappresentante del Governo.
“Non solo – prosegue – abbiamo dovuto assistere all’uso anomalo della fascia tricolore in questi mesi, ma dopo la visita del vescovo ci troviamo di fronte all’ennesima esclusione della minoranza da eventi istituzionali che dovrebbero invece coinvolgere tutto il Consiglio comunale”.
Per gli esponenti di minoranza, quello del primo cittadino, è dunque “un comportamento, quello di Lombardi, che evidenzia una scarsa attenzione nei confronti del Consiglio comunale, almeno per quel che riguarda la parte a lui avversa, e che la dice lunga sul suo concetto di unità che lo stesso ha espresso in qualche occasione. Ma in fondo i cambi repentini a cui ci ha abituato ci fanno pensare che “unità” sia stata una parola usata senza convinzione.
“Direi che, – conclude poi Meffe – di fronte a questo ultimo avvenimento sia naufragata in modo definitivo la nostra volontà di creare un punto di incontro con l’amministrazione comunale e che, quindi, inizieremo a svolgere il nostro ruolo di minoranza in modo ancora più efficace, anche perché il Comune di Torella, grazie a tutti i torellesi che pagano le tasse, ha finanziato la ‘Mostra di pittura di Elena Ciamarra’ con 4.500 euro ed escludere i consiglieri che rappresentano metà della popolazione è un atto che di certo non fa onore al sindaco”.